Strage ciclisti, giovane marocchino resta in carcere
Resta in carcere il giovane marocchino di 21 anni Chafik El ketani, che domenica mattina, alla guida di una Mercedes ha travolto ed ucciso, lungo la statale 18, nei pressi della localita' Marinella, intorno alle 11, sette ciclisti e ferendone altri tre. Lo ha deciso il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Lamezia Terme, Barbara Borelli, davnti al quale il giovane e' comarso stamani. L'interrogatorio dei garanzia si e' svolto nel carcere di Lamezia Terme, dove il giovane, dopo un breve ricovero nel reparto di detenzione dell'ospedale di Catanzaro per un trauma facciale, e' stato trasferito. Un interrogatorio che e' durato circa mezz'ora. Il giovane ha risposto sia alle domande del gip che dell'accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Domenico Galletta, confermando di aver perso il controllo dell'auto che, secondo lui, non andava a velocita' molto sostenuta. Il giovane marocchino, secondo quanto si e' appreso in ambienti giudiziari, avrebbe riferito di non avere assunto droghe quella mattina. Il ragazzo ha detto di essersi fatto uno spinello insieme ad altri suo amici due giorni prima. Per quanto riguarda la dinamica dell'incidente il ragazzo ha ribatito quantodichiarato al procuratore della repubblica Salvatore Vitello, la sera di domenica subito dopo l'incidente stradale e cioe' che in prossimita' della curva ha visto un'auto che gli avrebbe tagliato la strada, aggiungendo di non ricordare altro. Il giovane ha poi detto di avere frenato e siccome l'asfalto era bagnato dalla pioggia l'auto ha sbandato. Secondo quanto riferito dal magistrato, c'e' la testimonianza di una donna, a bordo di un'auto che giungeva dal vicino aeroporto, che e' stata sorpassata dal ragazzo. Chafik El Ketani e' attualmente rinchiuso in isolamento. La macchina che il ragazzo conduceva e' intestata al fratello ed e' regolarmente assicurata con una polizza che scade nel 2011. L'accusa per il ragazzo e' omicidio colposo plurimo con previsione dell'evento. Il sostituto procuratore Galletta ha chiesto la convalida dell'arresto del giovane marocchino. Mentre il suo difensore, l'avvocato Gregorio Ceravolo del foro di Palmi, ha chiesto un misura meno restrittiva chiedendo per il suo assisto gli arresti domiciliari.