Angelo d’Acri è Santo, la Calabria in festa: dal miracolo di Salvatore alla canonizzazione

Cosenza Cronaca

A 17 anni si risveglia dal coma irreversibile; accade nel 2010 dopo che Salvatore Palumbo, questo il suo nome, rimane vittima di un grave incidente stradale, schiantandosi contro un palo della luce.

Non ha speranze il giovane Salvatore. I medici non illudono i familiari che non si danno però per vinti riponendo la loro fiducia nella preghiera ma anche nelle mani dei Cappuccini di Acri, nel cosentino, a cui chiedono una reliquia del Beato Angelo.

Si tratta del cordone del suo saio che i genitori hanno cura di riporre e lasciare sotto il cuscino del 17enne, mentre questi è ancora ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Cosenza.

Nessuno, però, avrebbe mai potuto immaginare quanto di lì a poco sarebbe accaduto. La guarigione fu praticamente immediata e anche medici non furono in grado di dare una spiegazione razionale.

Questo l’episodio, che nel 2016, venne riconosciuto come il miracolo del Beato Angelo. La famiglia di Salvatore, i frati cappuccini e padre Pietro Amendola, si rivolsero allora alla Curia.

Fu così raccolta tutta la documentazione necessaria e le testimonianze che due anni prima, era il 2014, portarono all’inizio dell’iter per appurare le ragioni della guarigione del 17enne e completatosi nel dicembre scorso quando Papa Francesco impresse il suo imprimatur: si trattò di un miracolo. Dopodiché la promulgazione del Decreto che ha dato il via alla canonizzazione.

E stamani, davanti a oltre 6 mila fedeli calabresi arrivati dalla diocesi di Cosenza, papa Bergoglio ha pronunciato la formula dichiarando Santo il Beato Angelo: un altro cosentino canonizzato, dunque, a nemmeno tre anni di distanza dalla cerimonia per San Nicola Saggio da Longobardi.

Da oggi nella cittadina di Acri - ma anche in tutta la Calabria - è un giorno di festa: lo sarà fino al prossimo 30 di ottobre, ovvero la data in cui la memoria del Beato verrà inserita nel calendario liturgico.

PROCLAMATI 35 NUOVI SANTI

Insieme al Beato cosentino Angelo da Acri (1669-1739), sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, detto l’apostolo delle Calabrie, papa Francesco ha proclamato stamani 35 nuovi santi.

Si tratta dei brasiliani Andrea de Soveral e Ambrogio Francesco Ferro, sacerdoti diocesani; Matteo Moreira e 27 compagni martiri, protomartiri del Brasile nel 1645.

E poi: i messicani Cristoforo, Antonio e Giovanni, adolescenti martiri protomartiri del Messico nel 1527 e 1529; lo spagnolo Faustino Míguez (1831-1925), sacerdote dell'Ordine dei Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie (Scolopi) e fondatore della Congregazione delle Suore Calasanziane Figlie della Divina Pastora.

IL CAMMINO DI FEDE DEL BEATO DI ACRI

“É una grande grazia e una grande gloria essere cappuccini e veri figli di s. Francesco. Ma bisogna conoscere e portare sempre con noi cinque gemme preziose: austerità, semplicità, esatta osservanza delle Costituzioni e della serafica Regola, innocenza di vita e carità inesauribile" (b. Angelo d'Acri).

  • 1669, 19 ottobre: Luca Antonio Falcone (Angelo) nasce ad Acri (Cosenza)
  • 1674, 24 giugno: riceve il sacramento della cresima
  • 1689: durante la predicazione di p. Antonio da Olivadi, sente il richiamo della vocazione religiosa ed entra nel noviziato cappuccino di Dipignano, ma poi ritorna in famiglia
  • 1689, 8 novembre: rientra tra i cappuccini nel convento di Belvedere, ma anche stavolta ritorna a casa.
  • 1690, 12 novembre: per la terza volta ritorna dai cappuccini e inizia a Belvedere l'anno di noviziato.
  • 1691, 12 novembre: emette i voti solenni.
  • 1695-1700: si dedica ai suoi studi teologici nei vari conventi
  • 1700, 10 aprile: viene ordinato sacerdote nel duomo di Cassano Jonio
  • 1702-1739: percorre tutta la Calabria e buona parte del Sud Italia predicando, con prodigi e carismi
  • 1724: inizia la costruzione di un convento di Cappuccinelle in Acri, che venne inaugurato due anni dopo
  • 1717-1720: nominato piú volte maestro dei novizi, superiore provinciale e più tardi anche provisitatore generale
  • 1739, 30 ottobre: More in Acri.
  • 1744, 10 ottobre: a cinque anni dalla morte inizia il processo.
  • 1821, 17 giugno: si concluse la causa di beatificazione
  • 1825, 18 dicembre: Leone XII lo proclama beato.

Nella liturgia viene ricordato il 31 ottobre.