Albergatori e commercianti evadono l’Imu per un milione di euro: “beccati” dalla Gdf
In quattro anni, dal 2012 al 2016, avrebbero evaso il pagamento dell’Imu, l’imposta municipale unica, per un importo che supera il milione di euro.
A non versare il tributo locale, secondo quanto scoperto dalla Guardia di Finanza, alberghi e strutture ricettive e titolari di fabbricati costruiti o adattati per le esigenze di un’attività commerciale, e quasi tutti presenti sulla fascia costiera dell’Alto Tirreno cosentino.
I controlli, in particolare, sono stati effettuati dalle Fiamme Gialle di Paola che hanno passato al setaccio ben 36 attività imprenditoriali e società in vari comuni della provincia brucia.
Oltre all’imposta evasa, le persone e le aziende morose saranno soggette anche ad una sanzione amministrativa del 30% dell’importo dovuto, nei casi in cui i ritardi nei pagamenti siano superiori ai 90 giorni.
L’intervento della Guardia di Finanza ha dato impulso e incisività alle attività di controllo dei Comuni che verranno sostenute anche nelle fasi di accertamento e riscossione attraverso delle strette forme di collaborazione.
Infatti, con una costante opera di monitoraggio, i militari cosentini controlleranno, anche dopo i verbali di accertamento emessi dagli enti interessati, che i pagamenti siano effettivamente eseguiti dai contribuenti.
Anche i risultati di oggi, spiegano dalla Gdf, “rientrano nell’alveo di un più articolato e complesso schema operativo, attivato su iniziativa del Comando Provinciale di Cosenza e volto prioritariamente ad intervenire in maniera tempestiva, completa ed efficace sulle manifestazioni di illegalità fiscale, economico e finanziaria maggiormente pervasive del peculiare tessuto economico locale”.
Tutti i Reparti del Corpo delle provincia sono stati impegnati, infatti, in poco più di un anno, nell’esecuzione di 128 controlli attraverso i quali è stato possibile segnalare, per il recupero a tassazione, oltre 8,6 milioni di euro di evasione alle imposte locali.