Punti oscuri su sparatoria avvenuta a Rosarno. Procura apre fascicolo
È stato aperto un fascicolo dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria sul tentato omicidio di Salvatore Consiglio, 37enne coinvolto in un agguato avvenuto lo scorso 17 settembre a Rosarno.
L’uomo, a sua volta, è accusato del tentato omicidio di Gregorio Cacciola, però più di qualcosa nei racconti di Cacciola e Consiglio non convince gli inquirenti e sarebbero ancora diverse le ombre oscure nella vicenda.
Intanto è stata esclusa dal gip di Reggio Calabria, che ha convalidato il fermo di Salvatore Consiglio, l’aggravante mafiosa.
Secondo le prime ricostruzioni effettuate dai militari della Compagnia di Gioia Tauro, che stanno conducendo le indagini sotto il coordinamento della Procura di Reggio Calabria, Consiglio si trovava a bordo di un’auto sulla Statale a sud di Rosarno quando ha esploso almeno tre colpi di pistola contro la Panda sulla quale viaggiava Gregorio Cacciola.
Agli investigatori che lo hanno interrogato la sera stessa, quest’ultimo ha riferito che qualcuno gli aveva sparato contro nel corso di un sorpasso colpendo il lunotto posteriore della sua auto.
Al contrario Consiglio ha dato agli inquirenti un’altra versione dei fatti. In pratica sarebbe stato superato dalla Panda e, successivamente, un’altra auto lo avrebbe tamponato e bloccato. Avendo avuto l’impressione di vedere alcuni uomini armati scendere della Panda, Consiglio sarebbe sceso dall’auto sparando con la pistola che nascondeva all’interno per poi fuggire per la paura di essere ammazzato.