Corigliano: tre arresti, tre segnalazioni e due denunce
Lo scorso fine settimana i Carabinieri di Corigliano, su disposizione del Comando provinciale di Cosenza hanno arrestato tre persone rispettivamente Villapiana, Rocca Imperiale e Corigiano Calabro.
Il primo è un polacco, di 34 anni, pregiudicato, sul quale pendeva già dal 2014 un mandato di arresto a livello internazionale per truffa: è stato fermato a Villapiana nel corso di un controllo al suo veicolo ; dalle ricerche effettuate tramite la banca dati, si è scoperto che nel suo paese d’origine aveva cercato di ottenere dei fondi comunitari con una truffa ai danni dell’Unione Europe. Ne era seguita poi la condanna ad otto anni di reclusione. L’uomo è stato trasferito presso il carcere di Castrovillari in attesa di estradizione.
Successivamente, i militari della di Rocca Imperiale, dopo aver notato un pregiudicato 43enne del posto in atteggiamenti sospetti, lo hanno arrestato per evasione dai domiciliari. In attesa della nuova sentenza da parte dell’Autorità giudiziaria, è stato di nuovo sottoposto ai domiciliari.
In ultimo, nella nottata di ieri i Carabinieri di Corigliano hanno arrestato un 30enne, pluripregiudicato, per lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane è stato accompagnato presso la casa circondariale di Castrovillari in attesa del rito direttissimo.
Sono state, inoltre, eseguite diverse perquisizioni in abitazioni e controlli capillari sulle principali arterie stradali del centro di Corigliano e di Cassano all’Ionio: sono dunque stati segnalati tre giovani italiani trovati in possesso di minime quantità di marijuana all’interno dei propri veicoli, e sono stati inoltre denunciati all’Autorità giudiziaria di Castrovillari per ricettazione e detenzione di munizioni, due pregiudicati di Cassano all’Ionio, di 44 anni il primo e 29 anni il secondo, poiché, a seguito di una perquisizione nelle loro abitazione, trovati con oltre 40 litri di gasolio agricolo contenuti in una cisterna, del quale non possedevano alcuna bolla di accompagnamento e di cui non sapevano fornire notizie circa la provenienza. Agli stessi venivano sequestrati 35 cartucce da caccia calibro 12.