Falsi braccianti e indennità grazie alla complicità di un funzionario Inps, beccati in 160
Un sistema sempre più diffuso, difficile da estirpare nonostante l’impegno continuo dello Stato: ancora falsi braccianti agricoli, in questo caso altri 160, un numero pur sempre rilevante soprattutto se si somma alle centinaia e centinaia già scoperti nei mesi scorsi.
La Guardia di Finanza di Montegiordano, nel cosentino, ha infatti concluso un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica, smascherando l’ennesima truffa ai danni dell’Inps, questa volta di oltre 110 mila euro.
A tanto ammontavano difatti le indennità di disoccupazione, sussidi di maternità, assegni familiari e indennità di malattia richieste illecitamente dai braccianti “fantasma”.
Le investigazioni, svolte in stretta collaborazione con l’Istituto di Previdenza di Rossano, hanno interessato un’azienda della provincia di Matera che, predisponendo dei falsi contratti di fitto o comodato di terreni, avrebbe dichiarato una rilevante disponibilità di fondi agricoli tali da giustificare, nel solo 2014, l’assunzione fittizia di 160 operai a tempo determinato (i cosiddetti Otd), dichiarando ben 16 mila false giornate lavorative. Per far ciò avrebbe predisposto fraudolentemente tutti i documenti necessari per attestarne l’impiego.
I controlli eseguiti dalle fiamme gialle si sono stati incentrati sulle residenze dei braccianti assunti, opportunamente poste in relazione con la sede dell’azienda. L’impresa materana, infatti, risultava utilizzare manodopera del cosentino, in particolare della zona di Corigliano Calabro, Cassano allo Jonio e Rossano.
Lo sviluppo delle indagini avrebbe però fatto emergere la truffa interrompendo il pagamento delle varie indennità richieste illecitamente; parte delle quali sono poi risultate effettuate anche con la compiacenza di un funzionario dell’Ente erogatore che, utilizzando in modo fraudolento alcune banche dati telematiche, con degli accessi non autorizzati al sistema informatico avrebbe forzato le procedure di controllo, consentendo il pagamento di circa 24 mila euro ad alcuni dei falsi braccianti.
Alla fine è scattata la denuncia di falso e truffa per il titolare dell’azienda agricola, per i 160 braccianti, e dunque per un funzionario dell’Inps che è stato anche segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti per il danno erariale procurato alla Pubblica Amministrazione.