Due arresti per armi nel cosentino e sequestro merce contraffatta
Controlli a tappeto sono stati effettuati in tutto il territorio della Compagnia di Rende e soprattutto nel comune di San Pietro in Guarano negli ultimi giorni. Numerosi i controlli su strada e le perquisizioni domiciliari a soggetti gia' conosciuti, rastrellamenti in campagna ed ispezioni ai casolari abbandonati. Proprio durante questi controllo i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile ed i colleghi della stazione di San Pietro in Guarano hanno arrestato in flagranza di reato due persone per porto illegale di una pistola clandestina. I carabinieri hanno notato i due soggetti all'interno di un bar di San Pietro in Guarano e si sono insospettiti per il loro strano comportamento. Hanno deciso di procedere ad un controllo piu' approfondito. I due soggetti sono stati immediatamente bloccati ed identificati in Antonio Liserra, 47enne di Lappano, e Lorenzo Ruffolo, 50enne di San Pietro in Guarano. I militari hanno deciso di procedere ad una perquisizione personale. Liserra e' stato trovato in possesso di una pistola cal. 6,35 nuova e con matricola abrasa mentre Ruffolo e' stato trovato con la fondina dell'arma. I due sono stati immediatamente ammanettati ed accompagnati in caserma. Sono scattate cosi' le perquisizioni presso le loro abitazioni dove sono stati trovati un bossolo esploso e due cartucce dello stesso calibro. Dopo le formalita' di rito, i due soggetti sono stati accompagnati presso il carcere di via Popilia e messi a disposizione del dott. Casciaro della Procura della Repubblica di Cosenza per l'udienza di convalida che si terra' nei prossimi giorni. Nel frattempo le indagini dei carabinieri proseguono per cercare di capire a cosa potesse servire l'arma in quel momento ma, soprattutto, se possa essere stata utilizzata per commettere crimini in passato. Sempre durante questi controlli, i carabinieri di San Pietro in Guarano hanno effettuato una perquisizione domiciliare in contrada Cutura di Rende nell'abitazione occupata da cittadini senegalesi ed hanno ritrovato un vero e proprio emporio di abiti di marca contraffatti. Il materiale sequestrato, che avrebbe fruttato sul mercato oltre 20.000 euro, e' stato posto sotto sequestro mentre un cittadino senegalese di 51 anni e' stato denunciato all'autorita' giudiziaria per detenzione di prodotti con segni falsi.