Convegno sulla chikungunya, la Calabria rappresentata da De Vito

Catanzaro Salute

Giuseppe De Vito, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Catanzaro, ha rappresentato la Regione Calabria al convegno sull’epidemia virale chikungunya, organizzato dal Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, che si è tenuto venerdì 10 Novembre, nell’Università La Sapienza di Roma.

Il virus esotico, trasmesso dalla zanzara tigre, nell’estate 2017, ha causato oltre 300 casi nel Lazio e poco meno di 100 in Calabria, con sintomi quali febbre elevata, rush cutanei e forti dolori articolari. I relatori e gli esperti che si sono succeduti al tavolo dei lavori, hanno analizzato ed approfondito il problema sanitario legato a tale epidemia, vagliando strategie di valutazione del rischio, strumenti di prevenzione e di controllo.

Tra gli altri sono intervenuti Guido Antonelli, Dipartimento Medicina molecolare Università La Sapienza, Erika Garcia, Organizzazione Mondiale della Sanità, Gianni Rezza, direttore Dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, Francesco Vario, Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani. Importanti riconoscimenti sono stato elargiti dal Ministero e dagli esperti per l’azione tempestiva intrapresa dalla Regione Calabria, capace di gestire, con estrema efficacia, il focolaio di Chikungunya, con i casi che hanno interessato il Comune di Guardavalle.

De Vito, nell’illustrare la gestione dell’emergenza e gli interventi posti in essere, ha evidenziato il ruolo primario del Dipartimento di Prevenzione e dell’unità operativa di Igiene e Sanità pubblica (UOISP) dell’ASP di Catanzaro Enzo De Giorgio, supportati da un team di esperti dell’Istituto Superiore di Sanità e dal Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, Francesca Fratto, Anna Mignuoli, Liliana Rizzo, nonché dei Medici di Medicina generale, che si sono prodigati nella segnalazione di casi sospetti e dello stesso Sindaco di Guardavalle Pino Ussia, che si è impegnato, più di ogni altro, nella raccolta e consegna dei campioni ematici da inviare ai laboratori dell’ Istituto Superiore di Sanità.

Una volta confermato dal Ministero della Salute il focolaio attivo, sia la Regione Calabria che l’ASP di Catanzaro hanno attivato, ognuna per le proprie competenze, adeguate misure di prevenzione, sorveglianza e controllo su tutto il territorio interessato dal focolaio epidemico. Sono stati allertati immediatamente i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i Pronto Soccorso e tutti gli ospedali, per identificare casi sospetti, sfuggiti alla sorveglianza.

Su precise indicazioni dell’istituto Superiore di Sanità sono state sospese le donazioni di sangue, tessuti ed organi in tutta la zona interessata dal focolaio epidemico, per evitare possibili trasmissioni occasionali. Sono stati effettuati diversi interventi da parte del Servizio di disinfestazione dell’UOISP, diretto dal dott. Giancotti, sia su suoli pubblici che privati. È stata attivata una seria campagna d’informazione e sensibilizzazione, diretta a cittadini ed istituzioni, per una corretta lotta alle punture di insetti e, in particolare, alla “zanzara tigre”.