Caso Bergamini, depositata super perizia: “strangolato con una sciarpa”
Soffocamento: è quanto aveva scritto ieri pomeriggio sul proprio profilo Facebook Donata Bergamini, la sorella del calciatore del Cosenza morto in circostanze poco chiare nel 1989.
Secondo la super perizia depositata ieri, Bergamini sarebbe stato strangolato con una sciarpa e tenuto fermo da più persone.
La consulenza depositata ieri al Gip di Castrovillari offre una nuova chiave di lettura dell’evento che da anni sta tenendo sulle spine i cittadini bruzi. Il calciatore, deceduto nei pressi di Roseto Capo Spulico, non si sarebbe suicidato, ma sarebbe stato ucciso.
Il suo cadavere fu ritrovato al chilometro 401 della Statale 106. Denis, secondo le prime ricostruzioni sarebbe stato travolto e ucciso da un Tir, sotto il quale - come hanno dichiarato la ex fidanzata e l’autista del mezzo, Raffaele Pisano originario di Rosarno - si sarebbe lanciato volontariamente.
Una tesi che successivamente i giudici della Corte d’appello di Catanzaro hanno avvallato nella sentenza che ha portato all’archiviazione dell’inchiesta sul decesso come “morte per suicidio”.
Donata Bergamini, sorella di Denis, ieri ha scritto: “Sono a conoscenza che oggi è stato effettuato il deposito Ma io ero presente alle operazioni peritali. La mia famiglia ha lottato per una verità negata per 28 anni, consentitemi almeno questo: mio fratello è morto soffocato senza se e senza ma. Lo sapevo già attraverso i miei consulenti. Finalmente si riconosce la verità”.