Amantea. Tanti premiati ai “Racconti e desideri storie di sogni e realtà”
Ancora una volta le parole si sono trasformate in emozioni. È bastato ascoltare le narrazioni dei protagonisti per comprendere quanto sia rilevante l’organizzazione di un evento come “Racconti e desideri storie di sogni e realtà” in un contesto urbano e sociale come Amantea.
L’incanto del complesso conventuale di San Bernardino da Siena adornato non solo di simboli sacri, ma anche dal gonfalone della città presidiato dai Vigili Urbani, ha offerto un’immagine forte e delicata allo stesso tempo che s’inserisce perfettamente nel progetto ideativo dell’evento: fornire modelli positivi da offrire alle nuove generazioni, per far comprendere loro come la strada della passione e del sacrificio, sebbene più faticosa, è sempre quella da preferire.
E la presenza di tanti studenti che hanno affollato la chiesa testimonia quanto cammino sia stato fatto dalla prima edizione del 2005 ad oggi, quante storie hanno illuminato gli occhi del numeroso pubblico presente, ma soprattutto quante speranze sono state generate grazie ad esse.
Il premio “Imprenditoria attiva” è stato assegnato a Pino Liboriano e Saveria Perri, titolari di un noto ristorante della zona, capaci di abbandonare il posto fisso e sicuro per inseguire una vita diversa, vicino al mare, tra profumi e sapori.
Non meno interessante il progetto di ricerca di Giuliano Guido, docente in una scuola di Novara, che percorre la Calabria in lungo e largo alla riscoperta di borghi e luoghi in qualche caso neanche riportati sulla cartina geografica, armato di macchina fotografica e di tanto amore per la sua terra. A lui il premio “Società e cultura”.
E ancora la freschezza degli iscritti del moto club “I Centauri del Tirreno” che hanno viaggiato l’Italia in lungo e in largo per un intero anno, aggiudicandosi il campionato italiano gran turismo, precedendo realtà certamente più blasonate. A loro l’assessore al turismo Concetta Veltri ha conferito il premio “Attività sportiva”.
Le parole, ma anche le immagini che il comandante della motonave “Michele Fiorillo” ha pronunciato nel corso della serata hanno squarciato i cuori. Antonello Ragadale ha trascorso due anni tra la Sicilia e l’Africa, portando in salvo con i suoi uomini circa 8.900 migranti, soprattutto donne e bambini. L’applauso spontaneo e ripetuto della platea ha interrotto più volte un racconto in cui il termine umanità ha assunto un significato concreto ed autentico.
Ed è stato il sindaco Mario Pizzino a premiare quest’uomo, vanto non solo di una città, ma di un’intera nazione. Per il comandante Antonello Ragadale il premio “Cittadini e istituzioni”. Alla Pro loco di Campora San Giovanni, rappresentata dal presidente Antonio Isabella, un riconoscimento speciale per le attività svolte in ambito sociale, con particolare attenzione ai diversamente abili e ai bambini. La Pro loco camporese ha avuto il merito di inseguire un’idea quanto mai ambiziosa: abbinare alla promozione del territorio la crescita del senso civico.
Spazio infine ai quattro migliori studenti delle scuole superiori presenti ad Amantea, premiati dall’assessore all’istruzione Emma Pati e introdotti dal vice preside Gino Aloe: Pasqualina Mazzotta dell’Istituto professionale di Stato per l’industria e l’artigianato, Arturo Amendola per il Tecnico industriale, Vanessa Rosina Motta del Commerciale e Silvano Veltri del Liceo scientifico.
Loro il compito di migliorare la città nel prossimo futuro. Belle e sorridenti le madrine della serata: Valentina Suriano e Sara Mendicino. Entrambe continuano a maturare esperienza nel mondo dello spettacolo, preparandosi a conquistare platee sempre più importanti. Plauso anche alla grafica Laura Viola per la scelta definitiva dell’immagine che comunica con buon gusto i contenuti culturali della kermesse.
Nel corso della serata è stato detto no alla violenza. Il 25 novembre, infatti, ricorre la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, istituita dall’assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999. L’avvocato Ilaria Dolores Lupi, responsabile della sezione “Dalla parte delle donne” nell’ambito della Gdd Fashion Week, e la psicologa clinica Libera Reale, con eleganza e competenza, si sono confrontate sul tema delle dipendenze affettive, intese come condizione di soggezione psicologica ed emotiva che rende la donna vulnerabile e quindi potenziale vittima di violenza.
L’obiettivo è promuovere un sistema di politiche sociali volte a contrastare l’odioso fenomeno della violenza sulle donne.