Amantea, Carmine Abate dedica il premio alla “Calabria che accoglie”
Carmine Abate, vincitore del premio città di Amantea 2019 con il romanzo “Le rughe del sorriso”, edito da Mondadori, sulle ali della soddisfazione per aver bissato il Premio Amantea già vinto anche nel 2013 con “La collina del vento”, ha dedicato il riconoscimento alla Calabria che accoglie.
E’ un libro centrato totalmente sul fenomeno dell’emigrazione dall’Africa in Italia – ha aggiunto lo scrittore arbresh di Carfizzi, già vincitore anche di un premio Campiello – di bruciante attualità, ambientato in parte in Calabria e narra la storia di una ragazza somala, Shara, che sparisce da un centro di seconda accoglienza sulle cui tracce si metterà il suo insegnante d’italiano, Antonio Cerasa, che nelle vesti di “investigatore innamorato” la cerca e ne ricostruisce la storia segreta ed avvincente, drammatica ed attualissima.”
L’evento, presentato da Ortensia Barone, presidente del Rotaract di Amantea, è iniziato con i saluti di Mario Pizzino, sindaco della città, Francesco Iorio Gnisci, presidente del Rotary di Amantea, Francesco Socievole, past governor del Distretto 2100 del Rotary International e di Salvatore Sciandra che nella sua qualità di segretario della commissione ha reso nota la motivazione del Premio a Carmine Abate.
Poi la cerimonia di consegna del premio allo scrittore calabrese che vive a Besenello in Trentino, consistente in una pregiata e artistica pietra di Corica, rifinita nello stile e nella sua essenziale rappresentazione storica di Amantea, avvenuta nel suggestivo chiostro monumentale di San Bernardino da Siena, ad opera del presidente della commissione del premio Francesco Socievole, presenti il Governatore per l’anno 2021/2022, Fernando Amendola, autorità distrettuali, presidenti di club, rappresentanti del mondo istituzionale ed ospiti .
Il Presidente Francesco Socievole, nel corso del suo intervento ha anche annunciato che la prossima edizione, patrocinata sempre dal Comune di Amantea, avrà un più interessante significato letterario e che sull’attualissimo tema dell’ambiente il Club bandirà un Premio riservato ai giovani, a livello internazionale.
Al termine della riuscitissima serata Carmine Abate, dopo l’esibizione di Vincenzo Facchinieri, in arte Serafico, che ha cantato la canzone “nel campo delle cipolle”, accompagnato dalle musiche del cantautore jonico Cataldo Perri, ha presentato alcuni applauditissimi brani del romanzo che lo ha portato al successo