Lite per dei lavori in campagna, perde la pazienza e spara ai vicini
Un 68enne pensionato, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio e detenzione illegale di armi.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, l’uomo, Francesco Quattrone, probabilmente ubriaco, dopo una discussione avrebbe infatti esploso otto colpi di arma da fuoco contro due persone, F.D e D.B, madre e figlio, che aveva incontrato intorno a Cannavò poco prima delle cinque del pomeriggio.
Il peggio sarebbe stato tuttavia evitato grazie all’intervento di un poliziotto in pensione che è riuscito prima a deviare l’arma al momento dello sparo e poi a sottrargliela.
Quattrone sarebbe poi riuscito però ad allontanarsi con la sua auto facendo perdere le sue tracce ma nella serata di sabato i carabinieri del Nucleo radiomobile di Reggio Calabria e quello del Cio del XIV battaglione Calabria lo hanno rintracciato e arrestato.
Le ricerche diramate dalla centrale operativa, hanno consentito ai militari localizzare Quattrone mentre si nascondeva a Sala di Mosorrofa, nell’abitazione di un parente.
Dai primi accertamenti, il movente del gesto sarebbe attribuibile al rapporto tra il presunto sparatore e le vittime, suoi vicini di una proprietà in campagna, dove l’uomo aveva avviato dei lavori ad un impianto idrico che attraversava il terreno dei due familiari.
Le vittime, trasportate presso l’Ospedale Riuniti dai parenti, sono state ricoverate in osservazione a causa delle ferite da arma da fuoco: una pistola calibro 7.65 con matricola abrasa che è stata sequestrata mentre il 68enne è stato portato nel carcere di Arghillà.