Cgil Vibo alla manifestazione di Bari: no all’innalzamento dell’età pensionabile
Cambiare il sistema previdenziale, sostenere sviluppo e occupazione, garantire futuro ai giovani: è per queste ragioni che sabato 2 dicembre tutta l’organizzazione sindacale della Cgil scenderà in piazza, per una mobilitazione nazionale proclamata dopo l’esito negativo del confronto con il Governo sul tema della previdenza.
Cinque saranno le piazze italiane che ospiteranno la manifestazione nazionale sotto lo slogan “Pensioni, i conti non tornano!”: Roma, Torino, Palermo, Cagliari e Bari.
In quest’ultima città, sfilerà anche la Cgil di Vibo Valentia per rivendicare con forza il blocco dell’innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione, garantire un lavoro dignitoso e un futuro previdenziale ai giovani, superare la disparità di genere e riconoscere il lavoro di cura, garantire una maggiore libertà di scelta ai lavoratori su quando andare in pensione, favorire l’accesso alla previdenza integrativa e garantire un’effettiva rivalutazione delle pensioni.
Ma le motivazioni della mobilitazione non si fermano alla sola previdenza. Sarà infatti un appuntamento che guarda con attenzione a tutti i problemi sociali dell’Italia.
“Per noi della Cgil – spiega il responsabile vibonese della Sigla, Battista Platì - è fondamentale per il futuro di questo Paese cambiare la legge di bilancio per sostenere lo sviluppo e l’occupazione, estendere gli ammortizzatori sociali, garantire a tutti il diritto alla salute e di rinnovare i contratti pubblici”.
In particolare, poi, per la Cgil di Vibo Valentia, a tutto ciò si unisce “la grave situazione socio-economica della nostra provincia, che ancora fatica a intravedere un seppur minimo segnale di una ripresa. Il nostro invito, dunque - rivolto ai lavoratori, pensionati e giovani - è quello di partecipare per ottenere delle risposte concrete e per ridare speranza e fiducia al nostro Paese”, conclude Platì.