Rocca di Neto. Sopresi a bruciare rifiuti, denunciati imprenditore e operai
Stavano dando fuoco a dei rifiuti speciali ma la densa colonna di fumo sprigionatasi per la combustione è stata la prima cosa che hanno notato i carabinieri passando per la zona.
È così che si sono recati sul posto, in località Setteporte di Rocca di Neto, sorprendendo tre persone per cui è scattata l’inevitabile denuncia.
A beccarli, come dicevamo, è stata una pattuglia congiunta dei militari delle forestali di Savelli, Petilia Policastro e Crotone, che stavano effettuando un giro di controllo lungo la statale 107. Viaggiando in direzione del capoluogo hanno intravisto la vistosa colonna di fumo provenire da un ampio fabbricato ancora in costruzione nei pressi dello svincolo.
Una volta giunti sul luogo hanno colto i tre mentre alimentavano il fuoco di un cumulo di rifiuti composti da fogli di plexiglass, imballaggi di plastica, tavolame e fogli catramati, materiale derivato dall’edificazione dell’immobile.
La densa colonna, che inizialmente si spingeva in alto per poi piegare verso il fondo valle, stava interessando parzialmente anche la vicina statale. Nei pressi della costruzione, infine, i carabinieri hanno notato i resti di altri due cumuli di rifiuti ormai bruciati.
Dopo gli accertamenti i presunti responsabili - un 40enne, un 47enne e un 37enne del Crotonese, rispettivamente un imprenditore e due operai - sono stati segnalati alla Procura del capoluogo e dovranno rispondere di combustione illecita di rifiuti speciali non pericolosi, pratica sanzionata penalmente dal Testo unico ambientale.