A Catanzaro Lido il raduno annuale regionale dei medici radiologi
Grande affluenza di partecipanti alle Giornate Radiologiche Calabresi, svoltesi nella giornata di ieri, sabato 16 dicembre, a Catanzaro Lido, con l’obiettivo principale di promuovere la formazione e l’aggiornamento dei medici radiologi calabresi.
Non per nulla l’evento scientifico - coordinato dal dottore Sergio Vero, primario radiologo all’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, presidente del Gruppo Regionale SIRM Calabria e responsabile scientifico del meeting - è considerato tra i medici di categoria l’appuntamento più importante nella nostra regione e rientra nell’annuale ‘Raduno del Gruppo Regionale Calabria’ della Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica (SIRM).
“Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto in questa giornata di confronto e aggiornamento medico-scientifico, non solo per l’alto numero di partecipanti che ha superato ogni aspettativa – ha evidenziato il presidente regionale Sirm, Vero – ma anche per gli argomenti trattati dai massimi rappresentanti della Sirm e del Snr con i quali si è riusciti a riassumere e presentare le novità in ambito radiologico”.
Il programma scientifico ha visto inseriti temi e letture di grande attualità (Stroke Unit e il ruolo del radiologo nella gestione del paziente con ictus in fase acuta; le novità in tema di Radioprotezione; la responsabilità civile medica dopo le Legge Gelli; l’intervento sulla problematica “Trapianti” e la T.R. multidisciplinare su “L’epatocarcinoma”) ampiamente esaminati e dibattuti dai massimi rappresentanti istituzionali nazionali della Sirm - il presidente nazionale Carmelo Privitera; il vicepresidente regionale Domenico Laganà, il past-presidente regionale Oscar Tamburrini; il presidente eletto nazionale, Roberto Grassi del Sindacato Nazionale Radiologi , il presidente nazionale Paolo Sartori, oltreché da illustri professionisti del settore quale, ad esempio, il direttore di Radiologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Cesare Colosimo.
“Negli ultimi anni la radiologia ha avuto un’esplosione di tecnologie e professionalità – ha premesso il presidente nazionale Sirm Privitera – La diagnosi è posta oggi all’attenzione del radiologo ancor più che nel passato e il progresso scientifico offre indagini di secondo livello che integrano quelle di base della radiologia convenzionale per cui Tac e risonanza risultano più performanti con diagnosi più precise sempre nel rispetto della radioprotezione del paziente”.
Una categoria medica, quella dei radiologi calabresi, molto qualificata e valida con gli stessi livelli di preparazione, di apparecchiature tecnologiche di ultima generazione, a parità di altre regioni italiane ritenute più evolute e in linea con le novità in tema di radioprotezione.
Come evidenziato da Sartori: “Le principali novità in tema di radioprotezione verranno apportate con l’applicazione della nuova legge di recepimento nazionale la quale prevede che ogni Paese una legge specifica sull’argomento e in Italia la Legge vigente (187/2000) verrà sostituita dalla nuova emanata probabilmente nel febbraio 2018”.
Collaborazione tra specialisti e gestione tempestiva di pazienti con ictus acuto, sono alla base dei Centri Urgenza Ictus: “Una Stroke Unit basata sulla clinica neurologica, collaborazione con radiologia, chirurgia vascolare e altri specialisti coinvolti, è importante per la gestione corretta del paziente con ictus in fase acuta. – ha specificato Colosimo – E’ quello il momento in cui si ha la possibilità di modificare favorevolmente la prognosi del paziente e cercare di garantire la migliore autonomia funzionale possibile”.
Come ogni anno, nel corso dell’evento ampio spazio è stato dedicato ai giovani radiologi calabresi che hanno apportato i loro contributi con comunicazioni libere su tematiche attuali e di grande interesse scientifico, frutto della loro personale esperienza a testimonianza dell’elevata qualificazione scientifico-professionale.