Ferrara (M5S): “tirocini formativi, assurdo che dopo un anno non sia cambiato nulla”
“E' incredibile come sia trascorso un altro intero anno senza che sia stata data attuazione al bando riservato a 600 disoccupati calabresi per l'espletamento di tirocini formativi nelle scuole della Regione”.
Così Laura Ferrara, parlamentare europea del MoVimento 5 stelle, commenta la sempre più grottesca vicenda che coinvolge 600 disoccupati calabresi che da un anno e mezzo sono in attesa di dare inizio al loro percorso “formativo”.
“Un programma annunciato, al solito, in pompa magna dall'Assessore Roccisano e dal governo regionale a giugno 2016 – scandisce ancora la pentastellata - a cui ha fatto seguito un iter burocratico lento e contorto che si è avviato ai primi di settembre del 2016 con l’emanazione da parte della Regione Calabria di specifico bando a cui però non è stato dato il giusto seguito. Ad oggi, infatti, nonostante vi sia già da mesi una graduatoria definitiva, non si riesce a dare concreto avvio ai tirocini”.
“Non è la prima volta che la Regione Calabria ci “regala” performances scadenti di questo tipo, ed è anche per tali motivi che nelle scorse settimane ci siamo rivolti alla Commissione europea per segnalare i ritardi e le lungaggine dei bandi di gara regionali che, inevitabilmente, vanno ad inficiare nell'efficienza e nel buon andamento di una pubblica amministrazione”- ha precisato ancora.
“La Regione Calabria – prosegue l'europarlamentare calabrese – continua ad abituare i suoi cittadini a iter amministrativi sempre più spesso caratterizzati da ritardi, inefficienze e sospensioni, un “trend” da interrompere nell'immediato. È assolutamente inaccettabile, nel caso specifico, che l’iter per l’avvio dei tirocini nelle scuole rischi di diventare due o più volte lungo della durata stessa del tirocinio che è quella di 10 mesi con una retribuzione di appena 500 600 euro lordi mensili”.
“Un bando bloccato, non si sa su quale scrivania della Cittadella regionale, che quindi continua a tenere sospesi centinaia di cittadini che aspettano ancora risposte concrete e date certe. La Regione Calabria - conclude la Ferrara - diventi efficiente adempiendo ai suoi obblighi di servizio pubblico e dando risposte chiare ai 600 disoccupati ed alle loro famiglie che da un anno e mezzo permangono in una sorta di limbo, rimbalzati di mese in mese dagli uffici regionali calabresi senza alcuna valida motivazione. Il Presidente Oliverio metta da parte gli slogan e le conferenze autoreferenziali e si metta a lavoro per risolvere i problemi della gente, dando, quindi, immediata attuazione a tali percorsi formativi e lavorativi che, per quanto si configurino come misure minime di politica occupazionale, costituiscono pur sempre un piccolo sostegno al reddito delle famiglie ed un'opportunità di crescita professionale”.