Psr 2014-2020, Coldiretti: inadeguatezza del Dipartimento Agricoltura
“La sentenza del TAR Calabria del 15 dicembre scorso che sospende la graduatoria della misura 4.3.1, insieme, come sta accadendo in queste ore, alle innumerevoli richieste di accesso agli atti e predisposizione di ricorsi al TAR sulle graduatorie del pacchetto giovani, certificano ancora una volta l’inadeguatezza del Dipartimento Agricoltura. - È quanto scritto in una nota stampa della Coldiretti Calabria - Il PSR 2014-2020 doveva essere, per dotazione finanziaria e per l’ampiezza degli obiettivi da raggiungere e consolidare, un tesoretto da gestire con lungimiranza politica e oculatezza amministrativa, invece sta accadendo esattamente l’opposto”.
“Quasi quotidianamente – rileva Coldiretti – al contrario si registrano consistenti peggioramenti nella gestione e si assiste ad una vera è propria “caporetto” che anche attraverso i vari pronunciamenti del TAR sospende o annulla le graduatorie pubblicate e quindi sostanzialmente tutto da rifare. Non ci sono valutazioni chiare e trasparenti e gli agricoltori, di conseguenza, subiscono un impantanamento che evidentemente non fa il bene dell’agricoltura e dell’economia calabrese.
Gli esempi ormai come si vede sono innumerevoli tra questi anche il “Pacchetto Giovani” dove gli imprenditori under 40 attendono ormai da 4 anni, dall'inizio della Programmazione e si ritrovano in oltre 1700 a dover presentare domanda di riesame per chiedere al Dipartimento Agricoltura di rivedere il giudizio della domanda non ammessa, dei punteggi assegnati, dei tagli ai progetti di investimento e delle percentuali di contributo. Quello che sconcerta è che ad ogni pubblicazione di graduatoria dal Dipartimento Agricoltura giungono segnali rassicuranti e trionfalistici che poi si scontrano con la realtà. Pur essendo in piena campagna vinicola, per il PSR invece è ancora l’epoca delle botti vuote!
“Questa modo di procedere da parte del Dipartimento Agricoltura, - commenta Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria - nelle sue infinite e variopinte versioni, ha avuto un solo punto fisso: la quasi totale assenza di provvedimenti inoppugnabili. Purtroppo non è così! Eppure - continua – ripetutamente abbiamo formulato pressanti proposte e soluzioni nei tavoli ufficiali e detto chiaramente i rischi che si correvano in occasione della mobilitazione dell’otto giugno u.s. alla Cittadella Regionale.
Incredibilmente, invece la Regione riesce a stupirci e a fare sempre peggio. Leggere, avere notizie e assistere allo sconforto degli agricoltori dà ormai il senso dell’inadeguatezza a gestire quella che ormai è una crisi politica e amministrativa al Dipartimento Agricoltura. Chiediamo al Presidente Oliverio – conclude Molinaro - di dire agli agricoltori calabresi in modo chiaro come si vuole procedere, continuare in questo modo alimenta una tempesta che rischia di diventare una vera e propria “caporetto”appunto, per il PSR.