Sbarre per sempre: “Reggio verso il collasso, terza in Calabria per la differenziata”
“Alla fine il calo delle temperature si è fatto sentire anche a Palazzo San Giorgio. Se non si aggiunge qualche altra brutta notizia ad aggravare ulteriormente la situazione da qui alla fine del mese, possiamo dire che il catastrofico e drammatico servizio su Arghillà della trasmissione Le Iene, i dati sulla raccolta differenziata e il taglio ai buoni per i libri scolastici contribuiscono a chiudere in grave bruttezza l’ennesimo annus horribilis dell’ormai indifendibile Amministrazione Falcomatà che ha dovuto affrontare due giorni di buio gelido, assolutamente prevedibili”.
È gelida la nota di Sbarre per sempre di Reggio per “quello che - afferma - avrebbe dovuto essere il balcone sullo stretto, e che è diventata una terra di nessuno, una terra del degrado totale dove, tra sporcizia ed emergenza sanitaria, il comune non è in grado neppure di fornire le risposte essenziali. La disperazione regna sovrana e non viene garantito nemmeno il soddisfacimento dei bisogni primari. Sul fronte della raccolta differenziata, la città di Reggio Calabria con il 27,76% dei rifiuti prodotti si posiziona al terzo posto per i risultati raggiunti, evidentemente poco esaltanti, alle spalle di Cosenza e Catanzaro che con il 52,12% e il 39,65% riescono a fare nuovamente meglio di noi. Siamo ben lontani, quindi, dai risultati che si sarebbero dovuti raggiungere nel 2015 e nel 2016, ovvero il 35% e il 40%. Se pensiamo, poi, che già nel 2008 la città in riva allo stretto aveva fatto registrare il 16%, possiamo capire come i successi decantati dall’Amministrazione a guida Pd in realtà siano soltanto un triste specchietto per le allodole”.
“Non meno emblematica la situazione delle famiglie, soprattutto quelle numerose - spiega la nota - come denunciato in questi giorni dalle associazioni che si occupano di tematiche familiari. Il taglio operato dall’Amministrazione rappresenta anche un’indicazione politica e testimonia lo scarso interesse nei confronti delle famiglie che invece dovrebbero essere aiutate perché rappresentano il cuore della società e la base di ogni forma di sviluppo sociale. Scarsa lungimiranza quindi – avanza la nota - e carenza di progettualità che, accompagnate da decisioni affrettate e inconcepibili, vanno avanti ininterrottamente da quando il centrosinistra ha vinto le elezioni”.
“Ma ormai alla propaganda di una svolta inesistente non ci crede più nessuno. I selfie e le strategie di marketing elettorale non funzionano più. La città è collassata, gli aiuti alle famiglie vengono progressivamente ridotti, i servizi non funzionano, le condizioni lavorative peggiorano, l’emergenza idrica e sanitaria aumenta e la povertà è in crescita – conclude con amarezza l’associazione cittadina - come sempre a rimetterci saranno i cittadini, soprattutto quelli appartenenti alle fasce più deboli, compresi coloro che della promessa di quella svolta si erano fidati ma che, nonostante tutto, saranno costretti a pagare i prezzi più alti e a farsi carico del probabile aumento delle tariffe”.