La Sila grande laboratorio di forme di sviluppo sostenibili
Grande convergenza di intenti e sostegno alla candidatura come patrimonio Unesco del Parco Nazionale della Sila, da parte di tutti gli attori istituzionali, del mondo delle imprese e delle associazioni territoriali, questo ciò che è emerso al termine dell’incontro del 21 dicembre che si è tenuto nella Sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza al quale era presente, fra gli altri, il dirigente del Ministero dell’Ambiente e Tutela del territorio e del mare Antonio Maturani dirigente Divisione II – Biodiversità, aree protette, flora e fauna, il quale ha avuto modo di prendere visione del fatto che l’obiettivo di candidare il Parco Nazionale della Sila, rappresenta un obiettivo voluto dalle comunità, dalla popolazione.
Un riconoscimento che di fatto suggellerà un percorso di tutela e protezione che da sempre le popolazioni locali esercitano su questa area naturalistica al centro della Calabria e che comprende tre province: Crotone, Catanzaro e Cosenza. L’incontro del 21 dicembre non solo ha ribadito il sostegno alla candidatura ma anche affrontato il tema dei grandi vantaggi che questo riconoscimento potrà portare in termini di sviluppo economico e lavorativo, certamente in un'ottica di sviluppo orizzontale dove i principali attori saranno le comunità e i paesi del Parco Nazionale della Sila e in particolare tutte le attività identitarie dall’agricoltura all’artigianato passando ovviamente per il turismo.
Tutto questo spiega il sottotitolo che gli organizzatori hanno voluto dare all'evento: “Nuove forme di sviluppo sostenibile condiviso e partecipato”. Perché in tutto questo percorso prima di tutto c’è l’interesse collettivo non solo di preservare un bene naturalistico ma soprattutto consentire alle popolazioni locali di poter migliorare il contesto economico e lavorativo in un approccio teso alla sostenibilità e ala tutela ambientale.