Radicamenti: dopo 5 giorni intensi, conclusa rassegna a Mendicino
Si è concluso con il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio, Radicamenti a Mendicino. L’orchestra è composta da musicisti provenienti da paesi diversi, che parlano lingue differenti, con storie e culture difformi, ma che attraverso la musica superano ogni confine fisico e intellettuale.
Una fusione di culture e tradizioni, memorie, sonorità antiche e nuove, strumenti sconosciuti, melodie universali, voci dal mondo, che hanno rappresentato al meglio il leitmotiv di Radicamenti: la rassegna dedicata alle culture popolari, nata con lo scopo di allargare il panorama delle tradizioni, e comprendere che un territorio evolve accentando i cambiamenti e i processi dinamici delle nuove migrazioni e immigrazioni.
«La parola “Radicamenti” racchiude in sé la magia della vita passata, presente e futura dei popoli. Quando si pensa a Radicamenti non si può non pensare alle radici che affondano nel passato, a quelle che oggi stanno attecchendo nel terreno, ad altre che domani troveranno ancora spazio negli stessi luoghi. Attorno a questi concetti ruotava tutta l’idea del festival e sono fortemente convinto che abbiamo centrato l’obiettivo, realizzando una rassegna di alta qualità. Il freddo ci ha causato qualche difficoltà, ma la musica ha scaldato tutti noi e i tanti amici che hanno raggiunto Mendicino, e condiviso momenti di cultura e integrazione». Ha dichiarato Checco Pallone direttore artistico del festival.
Cinque giorni intensi, durante i quali il centro storico di Mendicino è stato protagonista assoluto, con i concerti delle migliori espressioni della tradizione italiana. Sul palcoscenico si sono esibiti i Peppa Marriti, il gruppo "grecanico" Ciccio Nucera, i Cumededè, la band reggina degli Skunchiuruti, il collettivo musicale Parafonè, il popolare gruppo salentino Officina Zoè e il più grande organettista nazionale Riccardo Tesi con la Banditaliana. In totale, sono stati oltre duecento gli artisti che si sono esibiti, intrattenendo il pubblico con tarantelle e pizziche salentine. Unanime l’apprezzamento dei musicisti per l’organizzazione, e tanti anche i messaggi di lodi registrati sulle pagine social ufficiali.
Radicamenti ha offerto anche la possibilità a 40 giovani musicisti di seguire corsi di chitarra battente, lira calabrese, organetto e zampogna. Sabato sera, i corsisti si sono esibiti in una performance diretta dal maestro Checco Pallone.
Soddisfatto il sindaco di Mendicino Antonio Palermo, che nel ringraziare quanti hanno lavorato affinché tutto andasse per il meglio, ha dato appuntamento al prossimo anno. «Sono stati cinque giorni stupendi – ha dichiarato Antonio Palermo – durante i quali la nostra Mendicino è diventata capitale della cultura calabrese. Ringrazio tutti per il supporto dato e per aver realizzato, nonostante il clima gelido, un programma straordinario di eventi. Vi aspettiamo per l'edizione2018, sperando di ripoterlo organizzare d'estate».