Teatro in vernacolo con la commedia “Turuzzu e Luvicìa”
Ricordi di un Natale che non si respira insieme al Teatro Incanto con una commedia di Nino Gemelli intitolata “Turuzzu & Luvìcia”. È qui che rivive ancora nelle parole del più grande commediografo catanzarese, e che la compagnia guidata da Francesco Passafaro ha voluto portare in scena al Teatro Comunale.
Sul palco, oltre a Passafaro, anche Stefano Perricelli, Michele Grillone, Elisa Condello, Roberto Malta e Francesca Guerra. Un lavoro di squadra completato dalla direzione di scena di Rossella Rotella, dall’audio e luci di Alessandro e Sergio Passafaro.
Un momento speciale per il pubblico che ha ricevuto in dono anche il libro con le commedie di Nino Gemelli, contenente, inoltre, storiche foto di scena e un glossario sul dialetto catanzarese.
L’appuntamento è stato un evento nell’evento. In occasione di questa rappresentazione - che è stato anche un particolare omaggio del Teatro Incanto a Gemelli, in occasione dei 10 anni dalla sua scomparsa che ricorreranno il primo gennaio – l’associazione culturale di promozione sociale “CulturAttiva”, presieduta da Angela Rubino, ha voluto organizzare un incontro dedicato al dialetto del capoluogo e all’importanza del teatro in vernacolo, mettendo in luce una delle figure più significative della scena teatrale locale.
“Studia! Più imparerai, più lacune saprai di avere”: queste sono le parole che una volta mi scrisse zio Nino – ha raccontato Francesco Passafaro – lui è stato un Maestro, una guida per tutti noi che facciamo oggi teatro. Abbiamo dedicato a lui il palcoscenico del Comunale perché, proprio grazie a quello che ci ha insegnato e alla passione che ci ha trasmesso, questo storico e magico luogo vive ancora”.