Disabilità: da Rende il progetto della casa speciale “Domux Nadia”

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Mondera, Artese

Nel giorno in cui il sindaco di Rende ha inserito nella sua squadra di governo della città Nadia Mondera ha subito detto: “questo per me è l’incarico più importante che ho dato in questi anni”. Nadia è una donna forte. Nonostante la sua disabilità causata dalla Sla mai si è abbattuta e con gli occhi, con quegli occhi disegna parole e comunica cosi bene, tanto bene, da indurre il primo cittadino di Rende a nominarla consulente del comune per la disabilità. Oggi in comune è festa. Per un primo traguardo tagliato da Nadia Mondera ed è l’assessora ai servizi sociali Annamaria Artese a comunicarlo: “Il progetto Domux Nadia è presentato in regione e spero sia finanziato per un milione di euro”.

Un progetto distrettuale con Rende comune capo fila, un progetto dove Nadia ha partecipato inserendo le sue note che sono state molto utili per quel dettaglio fondamentale che è la visione da parte di chi deve usufruire di questa speciale casa. Il disabile al centro di tutto. La mission di “Domux Nadia” sarà quella di porre la tecnologia al servizio delle persone con disabilità, fornendo prestazioni complesse attraverso una consulenza personalizzata. Domux Nadia è un nuovo concetto di centro diurno, con Mostra permanente per la sperimentazione di automazioni e di tecnologie informatiche assistive per la completa autonomia delle persone con disabilità in un reale ambiente di vita; sarà Ausilioteca per aprirsi al mondo della disabilità e accessibilità.

In tale senso si vogliono raggiungere i seguenti obiettivi specifici: estendere il periodo in cui le persone possono vivere nel loro ambiente preferito, aumentando la loro autonomia, autosufficienza e mobilità; aiutare a mantenere la salute e le capacità funzionali delle persone e con disabilità, promuovere stili di vita migliori e più salutari per le persone a rischio, aumentare la sicurezza, prevenire l’esclusione sociale e mantenere la rete relazionale delle persone e infine migliorare l’efficenza e la produttività delle risorse nella società che invecchia. La Domux sarà al servizio di quelle persone che vivono situazione di disabilità, congenita o acquisita, e limitazioni della propria autonomia in genere.

Persone non autosufficienti che incontrano difficoltà pratiche nella vita quotidiana, ma destinata anche alla frequentazione da parte dei loro familiari, medici, terapisti, insegnanti e scolaresche, operatori sociali, volontari e chiunque voglia condividere gli spazi messi a disposizione degli utenti o chiunque sia impegnato nella ricerca di soluzioni tecnologiche per l’autonomia. Un punto di riferimento dove potersi avvalere del consiglio di esperti e disporre di informazioni accurate, affidabili e complete. Il tutto anche al servizio delle ASP, enti pubblici e privati, scuole ed associazioni per affrontare la disabilità in modo sinergico ed in Rete. Nel progetto, naturalmente, è previsto anche il luogo dove sorgerà questa “casa speciale” ed è l’ex Caserma dei Carabinieri di Rende. In pratica dietro l’asilo comunale Nido Peter Pan.

Grande soddisfazione da parte dell’assessora Annamaria Artese: “Sia perché questo progetto è approvato all’unanimità dai sindaci dei comuni che sono nel distretto e quindi per noi è motivo di grande orgoglio e poi sono felice per Nadia. Del resto il nome che abbiamo dato al progetto dice tutto. Ricordo- continua- l’Artese che Nadia è residente a Castrolibero, un comune chef a parte del distretto e protagonista di questo ambizioso progetto. Tengo infine a sottolineare che abbiamo seguito la linea del sindaco. Un sindaco che al sociale tiene in modo particolare. Si sta lavorando tanto, in silenzio, ma bene e nei prossimi giorni vi comunicheremo altre novità interessanti per la nostra città”.