Crosia, morte Sprovieri. Russo: “un pastore che ha amato le nostre comunità”
“Con la dipartita di Monsignor Serafino Sprovieri se ne va un uomo di spiritualità ed una personalità eccezionale che ha lavorato per riportare le periferie al centro dell’azione diocesana. Indimenticabile il suo impegno per la crescita e lo sviluppo delle comunità parrocchiali cittadine ma soprattutto per aver seguito, con feconda dedizione e attenzione e con enorme fede, i fenomeni mariani della Madonna della Pietà di Crosia. A lui e alla sua opera rivolgiamo il nostro vivido ed intramontabile ricordo e trasmettiamo alla famiglia e in particolar modo al devoto nipote, Don Gianni Citrigno, il cordoglio dell’intera comunità traentina”.
È quanto afferma il sindaco di Crosia, Antonio Russo, ricordando l’eccelsa figura di Monsignor Serafino Sprovieri, già vescovo di Temisonio (Turchia), vescovo ausiliario di Catanzaro-Squillace, Arcivescovo di Rossano-Cariati e Arcivescovo metropolita di Benevento, scomparso nella notte a Cosenza.
“Da Arcivescovo di Rossano-Cariati – ricorda il Sindaco - è stato un amico sincero della nostra comunità dove, spesso, veniva a trascorrere il suo tempo con i giovani delle parrocchie. È stato un vescovo innovatore che ha invogliato la crescita e lo sviluppo dell’associazionismo laicale che negli anni ottanta ha avvicinato tantissimi ragazzi al mondo della Chiesa. Ma i cittadini di Crosia lo ricorderanno sempre per le ore trascorse in meditazione tra i fedeli, davanti al simulacro della Madonna della Pietà, a Crosia, lontano dalla cattedra episcopale. Da poco – ricorda il Primo cittadino – avevamo completato l’iter burocratico per il conferimento della cittadinanza onoraria a Monsignor Sprovieri”.
“Ci rammarichiamo di non essere arrivati in tempo ma ci impegniamo, da adesso, affinché Crosia – conclude Russo - possa tributargli gli onori che merita un vescovo che ha amato questa cittadina”.
Nella sua opera di pastore dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, dal 1980 al 1991, Monsignor Serafino Sprovieri, oltre ad aver governato gli eventi mariani avvenuti a Crosia a partire dal 1987, evitando che diventassero un fenomeno spettacolare per le masse e per gli speculatori, ha benedetto l’apertura di ben due comunità ecclesiastiche, riabilitando al culto proprio Chiesa della Pietà nel Centro storico e inaugurando il cammino della parrocchia di San Giovanni Battista, a Mirto, nel quartiere di Centofontane-Decanato Sottano.