Cirò, un mln di euro per struttura per disabili dopo morte genitori
Il Comune di Cirò Marina ha presentato un progetto in qualità di comune capofila del distretto socio-assistenziale di cui fanno parte 11 comuni della provincia di Crotone, rispondendo al bando predisposto dalla Regione Calabria. Il progetto in questione rientra nell’ambito del social housing, dal momento che prevede lo stanziamento di un milione di euro per la realizzazione di un “dopo di noi”, ovvero una struttura che garantisca assistenza alle persone disabili dopo la morte dei loro genitori.
È quanto fa sapere il Sindaco Nicodemo Parrilla sottolineando che la realizzazione dell’opera è stata pensata nell’ottica di una riqualificazione e riutilizzazione del patrimonio esistente. “La struttura che ci si augura venga finanziata – sottolinea - sorgerà, infatti, a Cirò Marina in Via Pirainetto, su un bene confiscato alla Mafia”. Il progetto. Il centro dopo di noi, il primo che sarà realizzato nell’intero comprensorio, è un servizio socio assistenziale rivolto a 12 persone con disabilità gravissima, prive del sostegno dei familiari che ad essi provvedono. Si presenta sia come risposta a precisi bisogni di assistenza quotidiana delle persone disabili sia come risposta all’annoso problema delle famiglie di chi si occuperà del proprio figlio dopo di loro. Si pone come valida alternativa a forme di istituzionalizzazione. È stato pensato come un posto in cui si possano sentire a casa loro, in un ambiente familiare, seppure ogni spazio è stato concepito senza tralasciare l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Al piano seminterrato sono previsti, tra gli altri, un’area dedicata alla riabilitazione e alla fisioterapia, un bagno con doccia per diversamente abili. Al piano terra spazi destinati alle attività di svago e all'accoglienza, la sala pranzo, uffici, dispensa, ripostiglio e accesso al giardino che sarà attrezzato con una piscina riabilitativa ed attrezzature per il recupero della mobilità e il rinforzo muscolare panchine e altalene per diversamente abili. Al primo e secondo piano le camere da letto.
“Il progetto – dichiara l’assessore politiche sociali e comunitarie Salvatore Valente - mira ad affrontare la problematica del distacco delle persone disabili dalle famiglie di origine realizzando, attraverso il loro inserimento graduale all’interno di un appartamento, un percorso finalizzato al raggiungimento della massima autonomia personale possibile, offrendo loro la possibilità di vivere una vita in autonomia e tenendo conto delle caratteristiche specifiche, delle esigenze e delle aspettative di ciascun ospite. Ci si propone, quindi, di offrire un supporto abilitativo e abitativo, attraverso nuove forme di residenzialità, in modo tale che persone con patologia anche severa possano vivere una vita indipendente sperimentando, in modo graduale, l'inserimento in un gruppo di convivenza.