Anna Maria Furlan, segretaria generale della Cisl, incontra il Prefetto
Il Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari ha incontrato Anna Maria Furlan, segretaria generale della Cisl, accompagnata da Rosi Perrone, segretaria regionale per la Calabria, e da Luigi Sbarra, segretario generale Fai Cisl, tutti in Città per partecipare ai lavori del consiglio generale dell’organizzazione sindacale. All’incontro erano presenti il procuratore vicario della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, Gaetano Paci, il Questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, e i comandanti provinciali dei Carabinieri, Giuseppe Battaglia, e della Guardia di finanza, Flavio Urbani.
Il Prefetto ha evidenziato il ruolo strategico delle organizzazioni sindacali nell’affermazione della legalità nei luoghi di lavoro, per sottolineare, poi, gli impegni reciproci assunti in importanti e significativi protocolli di legalità sottoscritti nel settore della prevenzione e del contrasto alla criminalità organizzata. Ha quindi tracciato il quadro della situazione sociale ed economica della provincia, soffermando in particolare l’attenzione sugli indici intollerabili di disoccupazione in genere e giovanile in specie.
Ha, quindi, sottolineato i positivi risultati conseguiti nelle attività di contrasto al fenomeno del caporalato e del lavoro irregolare, ranche con l’impegno delle organizzazioni sindacali, presenti nei Tavoli di coordinamento istituiti in Prefettura nell’ambito dei protocolli sperimentali contro i citati fenomeni. Analoghe considerazioni ha espresso anche il Procuratore Paci, che ha segnalato il fondamentale contributo del Sindacato nell’ambito delle diurne e quotidiane battaglie per la riaffermazione della legalità e del rispetto delle regole nel delicato settore del lavoro.
La Segretaria Generale CISL, nel ringraziare il Prefetto di Reggio Calabria per il cordiale incontro, ha posto l’accento sulla ricca tradizione di impegno sindacale in materia di diritti del lavoro e di contrasto alle organizzazioni criminali, manifestando piena disponibilità ad affiancare le istituzioni in tale nevralgico settore. La Furlan, ha infine voluto suggellare tale volontà di collaborazione, apponendo la propria firma sul Registro della cittadinanza attiva “Una firma contro la ‘ndrangheta”, posto in Prefettura.