Cisl, Furlan a Reggio: «Risultati per i lavoratori? Solo con il dialogo»
«Sono molto contenta dell’operato di quest’Ust metropolitana e assai fiduciosa del lavoro che possiamo svolgere complessivamente in questa martoriata regione del nostro Sud». Così il segretario generale nazionale della Cisl Annamaria Furlan s’è rivolta al segretario metropolitano Rosa Maria Perrone, nell’intervento conclusivo del Consiglio generale della Cisl di Reggio Calabria che ha avuto luogo questa mattina: una sessione di lavori dell’organismo interno sindacale in versione “allargata”, con la presenza di dirigenti, Rsu, giovani, donne, immigrati.
In mattinata, il segretario Furlan s’è recata a Palazzo del Governo per incontrare il Prefetto Michele di Bari e i vertici locali della magistratura e delle forze dell’ordine, firmando inoltre il Registro per la cittadinanza attiva “Una firma contro la ‘ndrangheta”.
A seguire, all’Hotel Excelsior Annamaria Furlan ha incontrato i giornalisti insieme alla Perrone e al segretario regionale cislino Paolo Tramonti.
Il segretario provinciale generale Rosi Perrone ha posto in luce la strategica prossimità della sponda africana del Mediterraneo, «rispetto alla quale la Città metropolitana potrebbe fare da trait d’union per il sistema-Paese». Anche per agevolare questo processo, la Cisl si sta dotando di un Osservatorio sul Lavoro in grado di restituire una corretta “lettura” del territorio e di realizzare approfondimenti tematici il primo dei quali, per questo 2018, concernerà lo stato dell’agricoltura calabrese.
«La presenza della Cisl nazionale a quest’importante iniziativa della Cisl di Reggio Calabria – ha spiegato ai cronisti Annamaria Furlan – è per la grande attenzione che in questi momenti così particolari della vita del Paese il nostro sindacato vuol riservare al Sud, alla progettualità per uscire dalla crisi di questa parte importante d’Italia che necessariamente passa dallo sviluppo, dalla crescita, dal lavoro. E dalla legalità, senza la quale non c’è crescita, sviluppo né lavoro: del resto, gli stessi investimenti infrastrutturali, cruciali per questa terra, per poter essere cantierati non possono farne a meno».
E il segretario nazionale della Cisl, citando le Politiche del 4 marzo prossimo e la pur breve campagna elettorale di fatto già in corso, ha auspicato che ne emergano «significativi elementi sul “come” si vuol far crescere e si vuol guidare il Paese».
Presenti numerosi dirigenti sindacali tra i quali il segretario nazionale della Fai-Cisl Luigi Sbarra – per lunghi anni in passato dirigente della Cisl reggina e calabrese –, il Consiglio generale della Cisl di Reggio Calabria s’è aperto con l’articolata, appassionata relazione del segretario provinciale.
Rosa Maria Perrone ha snocciolato le tante criticità della realtà territoriale reggina, prima fra tutte la mancanza di lavoro, con conseguenze devastanti come la “fuga dei cervelli” e, su altro versante, la proliferazione delle “incompiute”. Sulla ripresa degli investimenti di mano comunale e la riapertura dei relativi cantieri (con evidenti ricadute occupazionali benefiche) è stato avviato un confronto col sindaco metropolitano e il vicesindaco di Reggio Calabria insieme alla Filca di Reggio Calabria: «Stiamo monitorando con attenzione il percorso, e – ha ammonito la Perrone – in mancanza di risposte concrete per l’occupazione saremo conseguenti, in modo determinato e per il bene del territorio e dei cittadini».
Numerosi i temi affrontati in relazione, dalla Sanità all’agricoltura al contrasto al crimine organizzato. Sul porto di Gioia Tauro, poi, Rosi Perrone ha elencato numerose ragioni di perplessità, dall’ambigua conformazione attuale dell’Agenzia per il lavoro portuale e dunque dell’Indennità di mancato avviamento all’inspiegabile crollo del 30% dei volumi del transhipment nel giro di pochi mesi: «Su cosa e come e con chi ci si confronta per capire cosa comporterà tutto questo per lo sviluppo di Gioia Tauro?».
E non poteva passare sottotraccia nella relazione del segretario metropolitano di Reggio Calabria della Cisl uno strumento potenzialmente straordinario come la Zes: «Dobbiamo capire con estrema chiarezza se e a chi interessino le sorti di questo territorio anche rispetto alla Zona economica speciale – ha fatto presente la Perrone –. Ma dobbiamo capirlo molto molto meglio anche a Cosenza, a Catanzaro, a Lamezia Terme…».
Si sono poi susseguiti gli interventi degli elementi apicali provinciali dei vari sindacati di categoria della Cisl, a trarre un bilancio delle attività svolte o in itinere e con la formulazione di proposte per un più armonico sviluppo del contesto socioeconomico di riferimento.
Il segretario generale nazionale della Cisl Annamaria Furlan, nel suo intervento a chiusura della giornata di lavori, è tornato sulla campagna elettorale e relative “promesse” ad opera dei vari partiti: «Secondo una recente quantificazione, per dare seguito a tutte le promesse fin qui formulate non basterebbero 200 miliardi di euro. Invece questo Paese ha bisogno di tanta verità: quando vedo promettere cose che sappiamo irrealizzabili, capisco quanto incida la preoccupante disaffezione del cittadino alla gestione della cosa pubblica.
Non è un caso, e le forze politiche dovrebbero meditarci su, che il “partito dell’astensione” sia di gran lunga il primo partito d’Italia e abbia ormai conquistato la maggioranza assoluta, spingendosi oltre il 50% del corpo elettorale». E tra grandi, mesti applausi ha evidenziato la Furlan come il Sud sia letteralmente scomparso dal dibattito politico. A suo avviso, tuttavia, «la Cisl deve partecipare a questa campagna elettorale facendo “il sindacato al 100%”, obbligando cioè le forze politiche a discutere dei programmi per fare fronte alla priorità fondamentale per tutti gli italiani, ossia il lavoro; mentre sui giovani e il loro desiderio di realizzarsi stiamo assistendo alla peggiore speculazione politica».
I “colpi” della disoccupazione e della crisi sono stati tamponati in questi anni, ha osservato il segretario nazionale cislino Furlan, «solo grazie alla contrattazione e ai posti di lavoro che essa ha fruttato, e a una grande solidarietà intergenerazionale». Rispetto al futuro Governo, conquiste fortemente rivendicate dalla Cisl come le misure contro la povertà, la decontribuzione al 100% per l’assunzione di giovani al Sud, la conferma delle agevolazioni sugli investimenti, il depotenziamento della “legge Fornero” sono poi «elementi che non vanno dispersi». E però, ha messo in guardia Annamaria Furlan, «sottrarsi oggi al confronto con Confindustria» su un contratto moderno, adeguato ai tempi in cui viviamo, «aprirebbe praterie a chi vuol togliere dalla contrattazione la definizione del salario e dei diritti, per trasformare il tema in una scorribanda tra partiti nelle aule del Parlamento».