Teatro: “In arte Totò” apre la stagione teatrale a Gioia Tauro
Con lo spettacolo “In arte Totò – Viaggio nel mondo poetico e musicale di Antonio de Curtis” scritto da Liliana de Curtis ed Enzo Decaro, prodotto dal Centro teatrale meridionale, interpretato dallo stesso Enzo Decaro, si inaugura giovedì 11 gennaio 2018, a Gioia Tauro, la Stagione teatrale presso il Teatro Politeama organizzata dall’Associazione T.C.A. (Teatri calabresi associati) Circuito teatrale regionale calabrese.
L’appuntamento rientra in una importante rassegna messa a punto dal Circuito T.C.A. diretto dall’attore e regista Domenico Pantano, nell’ambito delle attività del Centro teatrale meridionale in collaborazione con l’Associazione Antonio de Curtis, in arte Totò/ Signore& Signori s.a.s.
Quattro gli spettacoli in programma, i grandi nomi della scena teatrale contemporanea faranno tappa nella cittadina della Piana con commedie brillanti rivolte a un ampio pubblico.
Le parole del grande Antonio de Curtis in arte Totò, apriranno dunque la Stagione al Teatro Politeama, e rivivranno attraverso la magistrale interpretazione del noto attore Enzo Decaro, giovedì 11 gennaio alle ore 21.00, sul palcoscenico gioiese.
Lo spettacolo “In arte Totò” (suoni e musiche di scena Riccardo Cimino, costumi Martina Piezzo, contributi video Thomas P. Decaro) è un omaggio al grande genio del teatro italiano, scomparso cinquant’anni fa, “i primi cinquant’anni senza il principe della risata”. Totò è il nome con cui tutto il mondo lo conosce e lo ricorda. Una vita da doppio: Totò la maschera, e il Principe Antonio de Curtis, “quello serio, una persona per bene” diceva lui. Nato a Napoli nel rione “la Sanità” dove ha conosciuto la miseria più nera, proprio lì, dove tra la vita e la morte non c’è una separazione netta ma piuttosto lo stare l’una accanto all’altra.
Un altro napoletano doc, Enzo Decaro, uomo e attore elegante nei modi e nell’aspetto, legato alla figura di Totò/Antonio de Curtis e profondamente pervaso da quell’enorme fascino e spessore interiore che egli aveva.
In scena c’è un leggio, c’è la “Scrivania”, c’è uno schermo con le immagini soprattutto dell’ultimo Totò che parla di Pasolini e di Fellini. Le immagini della figlia Liliana, testimone del dolore del padre perché non si sentiva riconosciuto per quel che veramente era. Ma c’è anche il “Pensatoio”, quell’angolo misterioso della casa in cui il Principe si rintanava per ore a parlare, a registrare sul suo magnetofono e a buttar giù pensieri sui tanti fogli di carta che sua figlia Liliana ha conservato con grande amore. Quell’angolo di casa riservatissimo, dove la genialità poteva librarsi liberamente per prendere le forme più inattese.
Con grande maestria ed eleganza, su un palco pressoché spoglio, quasi volendo farsi piccolo di fronte al genio, Enzo Decaro ci mostra attraverso un profondo studio introspettivo, un minuzioso lavoro fatto di emozioni e vibrazioni, poiché la famosissima maschera napoletana di Totò, aveva dietro, avanti, sopra e dentro di sé un grande genio creativo ed un uomo di eccezionale sensibilità e di intenso spessore culturale. Lo dimostrano anche le testimonianze scritte di suo pugno, i pensieri, le canzoni accennate, le poesie incompiute, le registrazioni audio, alcune delle quali inedite, fornite dalla famiglia che le ha custodite per tutti questi anni.
“Io intanto leggo i suoi versi, i suoi appunti, le sue riflessioni, vi mostro le sue immagini, vi faccio ascoltare i nastri del suo registratore, che ha assunto il ruolo di custode della sua memoria, e voi… lasciatevi conquistare e trasportare dalle emozioni”.
La rassegna organizzata dal Circuito teatrale regionale calabrese a Gioia Tauro, proseguirà il 2 febbraio con lo spettacolo “Finché giudice non ci separi”, con Simone Montedoro, Luca Angeletti, Augusto Fornari, Laura Ruocco e Toni Fornari; il 9 febbraio in scena invece “Il bacio” con Barbara De Rossi e Francesco Branchetti e infine per l’ultimo appuntamento ospite Debora Caprioglio con “Sinceramente bugiardi” il 20 aprile.