Creare lavoro in Calabria si può: l’esempio della Coop Stella del Sud
Creare lavoro in Calabria sembra un’impresa titanica, in una Regione dove, lo spopolamento a causa dell’emigrazione è molto diffuso e per i giovani senza lavoro l’unica strada è intraprendere i viaggi della speranza al di là del Pollino.
Nel corso degli anni la politica non ha di certo aiutato il territorio e la Calabria giorno dopo giorno si vede depredata dalle forze più giovani.
Chi ha deciso di cambiare un po’ la situazione è la cooperativa sociale Stella del Sud, che nel solo 2017 ha messo sotto contratto ben 70 lavoratori, tra professionisti, tecnici e operai. Un indotto che, visto il territorio e le condizioni di disagio in cui si trova, può essere paragonato a grandi imprese.
Il modello Stella del Sud è il segno tangibile che si può creare lavoro anche in Calabria e soprattutto nell’entroterra Vibonese, zona dove l’emigrazione ha raggiunto un picco notevole soprattutto tra gli anni ’50 e ’70, tanto che sia San Nicola da Crissa, sia la vicina Vallelonga sono stati inclusi nei primi 10 con la più alta percentuale di spopolamento, in seguito a una ricerca effettuata negli anni Settanta dalla Cassa di Risparmio del Mezzogiorno.
La Coop è nata nel 2009 dall’intuizione dell’ex sindaco Pasquale Fera, che aveva esortato dei giovani senza lavoro a costituirsi in cooperativa sociale di classe B. In questo caso, la politica lungimirante di Fera e gli ottimi rapporti istituzionali, hanno permesso di passo in passo alla nuova società di crescere.
La Stella del Sud ha iniziato a muovere i primi passi con un centro diurno per anziani e con dei progetti riservati ai bambini, nonché nella catalogazione dei libri destinati alla biblioteca “Gian Giacomo Martini”. Poi, ha ricevuto in affidamento la mensa scolastica nel piccolo centro delle Pre Serre con ottimi risultati, in particolare per la qualità del servizio.
La cooperativa, nel corso degli anni, ha dato un lavoro a persone del paese e non, a padri e madri che hanno rischiato di trovarsi in mezzo a una strada con famiglie a carico. L’esperienza di Pasquale Fera unite al lavoro del presidente Nicola Marchese e del suo staff hanno permesso alla cooperativa sociale di crescere e soprattutto di erogare servizi.
Così, si è arrivato alla gestione del centro d’accoglienza “Lacina” nel comune di Brognaturo, che ha ospitato fino a 150 migranti e soprattutto dato un lavoro a molti oltre che a muovere l’economia. Nei prossimi giorni i centri d’accoglienza diventeranno due poiché uno è in procinto di aprire a Vallelonga.
Non solo migranti: nel 2017 la cooperativa sannicolese è stata impegnata in altri tre settori: raccolta rifiuti, apertura di un impianto di selezione e valorizzazione dei rifiuti e un progetto sociale dal titolo “Home Care premium”.
Con una politica votata alla crescita, nel 2018 nuove frontiere e nuovi progetti saranno realizzati e tra queste anche uno sguardo verso l’agricoltura, che insieme a turismo e terzo settore può essere la vera industria calabrese.
Lavoro e non solo, poiché la cooperativa Stella del Sud si è distinta anche nel sociale, con la costituzione di una squadra di calcio che partecipa al campionato di Terza categoria e altre iniziative varie, alcune che vedono l’integrazione degli immigrati ospiti del centro d’accoglienza. In più sono stati aperti due circoli ricreativi: uno per gli anziani e l’altro per i giovani.
I DATI DELLA COOP
La Cooperativa ambisce a inserirsi ancora più saldamente nel tessuto socio-economico locale e punta alla diversificazione del portfolio-clienti, alla professionalizzazione dei soci lavoratori meno qualificati, allo sviluppo delle funzioni direttive e di comunicazione e marketing.
La Stella del Sud, visto il cambiamento economico in corso, già da alcuni anni ha individuato come strategici i settori economici offerenti. Tutto ciò motivato dalla necessità di soddisfare l'aumento delle richieste di inserimento lavorativo da parte di soggetti svantaggiati e non privi di occupazione e per assicurare agli addetti della cooperativa una posizione lavorativa più stabile, meno vincolata alle fluttuazioni della domanda di prestazioni e prodotto di pochi grandi committenti; ma anche l'aver individuato in questi settori i canali migliori per sviluppare politiche e informazioni miranti all'integrazione e alla reciproca comprensione.
Parimenti mira a intensificare il proprio impegno in tutte quelle attività di solidarietà e promozione sociale verso le quali è condotta dalla propria natura di Onlus.
LA MISSION
La Società Cooperativa, conformemente al dettato della Legge 381/91 ("Disciplina delle Cooperative Sociali"), ha lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini attraverso lo svolgimento di una vasta gamma di attività diverse - agricole, industriali, commerciali e di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate.
Costituitasi nel 2009 grazie alla forte volontà aggregativa di un gruppo di ragazzi, di persone in condizioni di disagio, di operatori sociali e di soggetti impegnati nel volontariato, la Cooperativa ha sempre operato al fine di conseguire un triplice obiettivo: configurarsi come una realtà imprenditoriale in grado di conciliare l'esigenza di inserire nel mercato del lavoro quelle figure deboli che, se escluse, rischiano emarginazione e dipendenza dal puro assistenzialismo, con la necessità di svolgere attività e servizi secondo criteri di efficienza e di qualità; caratterizzarsi, coerentemente con la propria natura, come un'agenzia di sensibilizzazione e promozione dei temi dell'integrazione, della valorizzazione delle diversità e della salvaguardia dei diritti di cittadinanza dei soggetti più fragili; avviare azioni di inclusione sociale tramite percorsi di gestione di servizi culturali e realizzazione di interventi culturali nei territori d'intervento.