Reggio. Accorpamento Piria-Ferraris-Da Empoli: ‘scelta logica e di risparmio’
In relazione alla richiesta di chiarimenti sollevata dal alcuni studenti dell’Istituto scolastico “R. Piria di Reggio Calabria” la Città Metropolitana ha ritenuto opportuno precisare che la modifica apportata con un emendamento di delibera del Consiglio Metropolitano (n° 92 del 23 novembre 2017), divenuta delibera con l’approvazione del Consiglio Metropolitano e riferita all’Ambito Formativo 1 degli Istituti scolastici di II grado, “nasce da compiute valutazioni, operate dai Settori della Città Metropolitana, di carattere didattico, oltre che di razionalizzazione logistica funzionale e di vantaggio economico, con conseguente risparmio di risorse pubbliche, come previsto dalla normativa nazionale, che privilegia una visione d’insieme a vantaggio dell’intera comunità scolastica”.
Già con una comunicazione del 10 luglio 2017 il Dirigente del settore Formazione Professionale della Città Metropolitana aveva rappresentato al Sindaco, al Consigliere Delegato al Bilancio, nonché al Dirigente del settore Patrimonio e del settore Finanze dello stesso Ente, alcune criticità legate alla dislocazione dei Centri di Formazione Professionale, proponendo una soluzione economicamente vantaggiosa per l’Ente anche sotto il profilo della sistemazione logistica e dei profili didattici, consistente nel prendere possesso nuovamente dei locali presso il Cfp ex Inapli, nel tempo e in atto in parte assegnati all’Istituto “R. Piria” di Reggio Calabria, quale sede staccata in via Pensilvania.
“Questa soluzione – spiegano dall’ente - avrebbe in effetti permesso di concentrare nella sede a suo tempo assegnata dalla Regione Calabria per le attività di Formazione Professionale anche il Cfp ex Iniasa allocato in locali in fitto, con conseguente risparmio di risorse pubbliche. L’imminente avvio dell’anno scolastico aveva suggerito comunque l’opportunità di rinviare tale decisione, pur nella consapevolezza della validità della proposta avanzata dal citato Dirigente”.
Nella seduta del Consiglio del 4 dicembre scorso si era preso atto della necessità di accorpare l’Itc “Ferraris-Da Empoli”, in quanto sottodimensionato rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale e peraltro in regime di cosiddetta “reggenza” ormai da qualche anno, e dalla proposta avanzata dal Settore competente, fino a quel momento non a conoscenza, come il Consigliere Delegato alla Pubblica Istruzione, della proposta avanzata dal Dirigente del Settore Formazione Professionale, finalizzata a razionalizzare l’organizzazione logistica e finanziaria delle attività di formazione.
“Tenuto conto della necessità di trasferire le aule dell’Istituto “R. Piria”, distaccate da tempo presso il Cfp, e per il quale l’immobile in uso all’ex Itc Ferraris rappresentava l’unica soluzione percorribile – proseguono nella precisazione dalla Città Metropolitana - si è dunque ritenuto anche logico e razionale evitare un doppio spostamento, accorpando i due Istituti, storicamente affini, anche dal punto di vista dell’offerta didattica, al fine di garantire quindi una sistemazione più logica, economicamente vantaggiosa e soprattutto sicura per la popolazione studentesca, oltre che omogenea dal punto di vista formativo”.
“Dalle informazioni tecniche reperite sui due immobili – aggiungono - risultava infatti che l’immobile in uso all’ict “Ferraris” è stato di recente oggetto di un rilevante intervento di adeguamento sismico, al contrario delle condizioni dell’immobile in uso all’Iis “Boccioni - Fermi”, che richiederanno consistenti interventi di manutenzione straordinaria e strutturale, e quindi non era opportuno prenderlo in considerazione”.
L’operazione di accorpamento amministrativo rientrerebbe quindi in un più ampio programma di razionalizzazione delle strutture di competenza metropolitana, finalizzato a potenziare e funzionalizzare l’offerta didattica ottimizzando la spesa di risorse pubbliche, la logistica e l’organizzazione amministrativa.
"È quindi auspicabile che, così come è avvenuto nella fase istruttoria della delibera riferita alla riorganizzazione dell’Ambito Formativo 1 degli istituti scolastici di II grado, si tengano presenti gli interessi generali, riferiti al bene dell’intera comunità scolastica metropolitana, e non gli interessi particolari e specifici, di un singolo, seppur storico, istituto scolastico”.