Strage su campo calcetto Crotone, al via il processo
E' iniziato oggi davanti alla Corte d'assise di Catanzaro il processo a carico dei presunti responsabili della strage avvenuta il 25 giugno dello scorso anno su un campo di calcetto a "Margherita", a Crotone, che costò la vita a Domenico Gabriele, il bambino di appena 11 anni ferito alla testa e spirato in ospedale dopo tre mesi di agonia. Il piccolo stava giocando a pallone con gli amici quando un gruppo di sicari entrò in azione per assassinare Gabriele Marrazzo, un uomo di 35 anni. Quest'ultimo fu ucciso, mentre altre nove persone rimasero ferite tra cui il bambino conosciuto da tutti come Dodo', poi morto tragicamente. I giudici hanno avviato il processo dichiarandosi incompetenti rispetto alle contestazioni relative all'associazione a delinquere di stampo mafioso che gravano sui tre imputati, e mandando i relativi atti al tribunale collegiale di Crotone. Restano all'attenzione della Corte i capi d'accusa relativi alla strage, e dunque l'assassinio di Marrazzo, quello del piccolo Dodo', oltre alla detenzione e porto in luogo pubblico di armi e munizioni. In aula si tornerà il 31 gennaio. Sul banco degli imputati siedono Francesco Tornicchio, di 31 anni, ritenuto il boss dell'omonima cosca di 'ndrangheta; il fratello di quest'ultimo, Andrea Tornicchio, di 20 anni, e Vincenzo Dattolo, di 26. Esiste anche un quarto imputato che all'epoca dei fatti era minorenne, e per il quale dunque il procedimento prosegue nella sede competente. Sul gravissimo fatto di sangue gli investigatori hanno fatto luce con un'inchiesta battezzata "Apocalypse now", condotta contro presunti affiliati alla cosca Tornicchio, operante a Strongoli, nel Crotonese - ritenuta satellite del clan Giglio. Associazione a delinquere di stampo mafioso, nonché i più tipici reati fine come rapine, danneggiamenti, estorsioni, reati in tema di armi e traffico di sostanza stupefacente, e favoreggiamento sono i reati contestati a vario titolo nell'inchiesta, condotta dai carabinieri del comando provinciale di Crotone con la direzione dell'allora sostituto procuratore Sandro Dolce. Un primo filone dell'indagine - in cui e' stato contestato anche un altro omicidio, dal quale l'inchiesta ha preso le mosse, quello di Michele Masucci, commesso a Strongoli il 27 novembre 2007 all'interno della "Centrale Biomasse" dove la vittima lavorava - e' sfociata nel blitz scattato all'alba del 25 settembre 2009 per l'esecuzione di quattordici misure cautelari. Un secondo filone dell'operazione "Apocalypse now", poi, lo scorso 23 aprile ha consentito di notificare otto provvedimenti di custodia cautelare ad altrettanti indagati gia' raggiunti dall'ordinanza precedente. Fra le accuse di quest'ultima tranche dell'indagine anche la strage avvenuta sul campo di calcetto.