‘Ndrangheta: Apocalypse Now, assoluzione e sconti pena in appello
Si è concluso con un'assoluzione per l'accusa di omicidio nei confronti dell'imputato già riconosciuto colpevole del delitto, e in primo grado condannato all'ergastolo, e sconti di pena per tutti gli altri il processo di secondo grado per altrettante persone giudicate con rito abbreviato dopo l'operazione antimafia denominata "Apocalypse now", diretta contro presunti affiliati alla cosca di 'ndrangheta Tornicchio, nel Crotonese. I giudici della Corte d'assise d'appello di Catanzaro (presidente Fortunato Barone, consigliere Fabrizio Cosentino), ieri pomeriggio, - scrive l’Agi - hanno così disatteso la richiesta del sostituto procuratore generale, Alessia Miele, che aveva chiesto di lasciare immutata quella sentenza con cui, il 27 gennaio 2011, il giudice dell'udienza preliminare distrettuale di Catanzaro Tiziana Macrì, al termine dei riti alternativi aveva inflitto condanne pesanti ai sei imputati, accusati a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso e reati fine come estorsioni, rapine, traffico di stupefacenti, e reati in materia di armi. In particolare la Corte ha assolto Mario Giuseppe Fazio - difeso dall'avvocato Pietro Pitari - dall'accusa dell'omicidio di Michele Masucci, commesso a Strongoli il 27 novembre 2007 all'interno della "Centrale Biomasse" ove la vittima lavorava, facendo cadere inoltre nei suo confronti l'aggravante della "mafiosità" in merito agli altri reati contestatigli e così, alla fine, l'uomo è stato riconosciuto colpevole solo di diverse ipotesi di cessione di stupefacenti, e la pena nei suoi confronti è passata dall'ergastolo a 8 anni e 4 mesi di reclusione.
Ridotta anche la condanna di Carolina Amodeo, in primo grado condannata a 14 anni di reclusione, e ora a 10 anni, 10 mesi e 30 giorni; e poi quelle di Luigi Tornicchio, in primo grado condannato a 14 anni, e ora a 10 anni 5 mesi e 10 giorni; e di Nicola Tornicchio, già condannato a 10 anni, ed oggi a 8 anni e 4 mesi. I maggiori sconti di pena, infine, sono stati per Pietro Maneli, prima condannato a 8 anni e 6 mesi ed ora a 2 anni 10 mesi e 20 giorni e 14.000 euro di multa, e Maurizio Lumare, che prima ha avuto una pena di 8 anni di reclusione ridotti oggi a 2 anni e 6 mesi e 600 ero di multa (è stato difeso dall'avvocato Gregorio Viscomi, mentre gli altri avvocati impegnati erano Mario Prato, Aldo Truncè, Mario Nigro). L'operazione "Apocalypse now", condotta dai carabinieri di Crotone e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, scattò all'alba del 25 settembre 2009 per l'esecuzione di quattordici provvedimenti di custodia cautelare, dopo lunghe indagini partite proprio dall'omicidio di Michele Masucci. Un secondo filone dell'operazione, poi, il 23 aprile 2010 consentì di notificare otto provvedimenti di custodia cautelare ad altrettanti indagati già raggiunti dall'ordinanza precedente. Fra le accuse di quest'ultima tranche dell'indagine anche la strage avvenuta nel campo di calcetto "Margherita", a Crotone, che costò la vita a Domenico Gabriele, il bambino di appena 11 anni ferito alla testa e spirato in ospedale dopo tre mesi di agonia, oltre che al vero obiettivo del commando, il 35enne Gabriele Marrazzo. Per queste ultime accuse il processo di primo grado e' ancora in corso davanti alla Corte d'assise di Catanzaro.