Processo “Apocalypse Now”, chiesta la conferma della pena
Si è conclusa con la richiesta di confermare le condanne di tutti e cinque gli imputati la requisitoria della pubblica accusa nel processo di secondo grado per altrettante persone, giudicate con rito abbreviato, dopo il loro coinvolgimento nell'operazione antimafia denominata "Apocalypse now", diretta contro presunti affiliati alla cosca di 'ndrangheta Tornicchio, operante nel crotonese.
Il sostituto procuratore generale Alessia Miele ha chiesto alla Corte d'assise d'appello di lasciare immutata quella sentenza con cui, il 27 gennaio scorso, il giudice dell'udienza preliminare distrettuale di Catanzaro Tiziana Macrì, al termine dei riti alternativi dichiarò la colpevolezza di Mario Giuseppe Fazio, condannandolo all'ergastolo per l'omicidio di Michele Masucci, commesso a Strongoli il 27 novembre 2007 all'interno della “Centrale Biomasse" dove la vittima lavorava e di Carolina Amodeo, condannata a 14 anni di reclusione, Luigi Tornicchio condannato a 14 anni, Nicola Tornicchio, condannato a 10 anni, Pietro Maneli condannato a 8 anni e 6 mesi.
Associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fine come estorsioni, rapine, traffico di stupefacenti, e reati in materia di armi le altre accuse contestate agli imputati, per i quali il processo d'appello proseguirà il 7 e l'8 marzo con le arringhe dei difensori.
L'operazione "Apocalypse now", condotta dai carabinieri di Crotone e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Ctaanzaro, scattò all'alba del 25 settembre 2009 per l'esecuzione di quattordici provvedimenti di custodia cautelare, dopo lunghe indagini partite proprio dall'omicidio di Michele Masucci. Fra le accuse anche la strage avvenuta nel campo di calcetto "Margherita", a Crotone, che costò la vita a Domenico Gabriele, il bambino di appena 11 anni ferito alla testa e spirato in ospedale dopo tre mesi di agonia, oltre che al vero obiettivo del commando, il 35enne Gabriele Marrazzo.