Telefono Azzurro presenta il progetto Just per i minori non accompagnati
Si è tenuta ieri alla Prefettura di Reggio Calabria la tavola rotonda promossa da Sos il telefono azzurro onlus per realizzare azioni mirate a livello territoriale che riducano i rischi e tutelino i diritti dei Minori Stranieri Non Accompagnati. Il Prefetto Michele Di Bari ha introdotto i lavori sottolineando la valenza del progetto che affronta la delicatissima tematica dell’accoglienza, dell’integrazione e della protezione dei minori sotto vari profili con particolare attenzione alla scomparsa dei minori stranieri non accompagnati che sbarcano in Italia, vittime della tratta e di grave sfruttamento.
“La tappa calabrese è indubbiamente importante perché - come afferma Caffo - la Regione Calabria rappresenta una delle aree di maggiore accoglienza per i Minori Stranieri Non Accompagnati. Attraverso una cooperazione sinergica con la Prefettura, è stata potenziata la capacità di messa in rete delle Istituzioni in modo da garantire le condizioni utili a fronteggiare i bisogni dei minori”. L’evento rientra nel ciclo di discussioni tematiche e tecniche realizzate da Telefono Azzurro, in merito al Progetto Just, che hanno visto il coinvolgimento in 5 differenti tappe delle Prefetture italiane di Treviso, Milano, Napoli, Ragusa e Reggio Calabria.
In ciascuna Prefettura, è stata effettuata seduta plenaria durante la quale sono stati sviscerati differenti temi: dal trauma nello sviluppo alle alterazioni comportamentali, dai rischi correlati alla scomparsa e allo sfruttamento, per poi toccare l’area legale e la tutela dei diritti dei minori sino all’illustrazione dei servizi welfare disponibili in Italia e delle opportunità concrete di inclusione educativa e sociale per i ragazzi. Ogni incontro ha previsto una seconda sessione dedicata all’approfondimento di specifiche aree da svolgersi attraverso l’istituzione di differenti tavoli tecnici, focalizzati sull’area giuridica, l’assistenza neurologica e psichiatrica, area sociologica e di comunità, rischio traffico e sfruttamento.
Il progetto è strettamente connesso con l’attività della linea 116000, un servizio gratuito rivolto a chiunque voglia segnalare la scomparsa, l’avvistamento o il ritrovamento di un bambino o di un adolescente, nel Paese di appartenenza o in un altro Stato europeo. Il legame tra la linea ed i MSNA è legato all’emersione di un dato del 2016, secondo il quale quasi il 60% dei casi rilevati ha riguardato proprio i MSNA. Un fenomeno in divenire che richiede una cooperazione ed una condivisione di strumenti tra i diversi stakeholders presenti sul territorio.