Progetto Archeomar, terminata la prima fase
Sono terminate sabato 27 gennaio le prime operazioni dalla Soprintendenza Archeologica della Calabria, con l’ausilio di Francesco Laratta e della sua equipe, per verificare lo stato di alcuni siti sommersi, già classificati nella banca dati del progetto Archeomar, con una serie di indicazioni pervenute da subacquei locali e pescatori.
Le operazioni hanno come finalità ultima la stesura di una carta archeologica subacquea del tratto di mare compreso fra i comuni di Strongoli e Cirò Marina, come autorizzato dal Soprintendente dott. Mario Pagano e dal Funzionario Archeologo Maria Grazia Aisa, con l’auspicio di poterla ampliare su tutta la costa calabrese .
La prima fase delle immersioni ha interessato la fascia di mare antistante il Comune di Melissa, grazie all’impegno del Presidente del Centro Scambi Culturali Mimmo Arena e dal Segretario Vincenzo Lopilato dell’Associazione Melissa D’Amare nonchè dal Gruppo Melissa Cultura che si sono sobbarcati l’organizzazione e la gestione della logistica necessaria al supporto degli stessi operatori subacquei.
Gli operatori hanno avuto modo di poter verificare la presenza di interessanti indizi di presenze storico-archeologiche che saranno oggetto di ulteriori approfondimenti. Ma il progetto intende avviare la costituzione di una banca dati per raccogliere tutti i dati possibili relativi alle attività di archeologia subacquea e terrestre, tenendo in relazione antropica le due realtà di ricerca, banca dati da rendere disponibile agli studiosi e ricercatori, anche nell’ipotesi di una fruizione turistica dei siti stessi, ove le condizioni di sicurezza lo rendano possibile. All’uopo è già stato istituito il Centro Studi Scientifici per l’Archeologia che si spera possa trovare una sede adeguata nei locali della Torre aragonese di Melissa, grazie anche all’apertura mostrata dal G.A.L. e dal suo Presidente Carvello.