Crotone, Comitato aeroporto: “finalmente un confronto con Enac”
“Sono le 14 circa ed il telefono squilla, è l’Enac che ci contatta mantenendo la promessa data. Così inizia un confronto con il direttore Alessio Quaranta al quale abbiamo chiesto spiegazioni circa le dichiarazioni rilasciate sull’aeroporto di Crotone. È stato bello sentire che dall’altra parte ci sia sensibilità nel comprendere il problema della nostra terra, un problema riassunto in una sola parola: isolamento. Abbiamo raccontato i nostri 15 mesi, i nostri disagi, le nostre paure e le nostre aspettative ed il direttore ci ha ascoltato parlandoci spesso da cittadino, immedesimandosi in noi”.
Esordisce così il Comitato cittadino Aeroporto Crotone meravigliandosi di un modo di fare al quale, affermano " noi non siamo abituati ... visti i confronti avuti con direttori, responsabili che hanno sempre risposto con una dialettica arrogante e presuntuosa. Non abbiamo certezze sul futuro dell’aeroporto di Crotone" affermano ancora dal Comitato informando che il direttore Quaranta gli avrebbe parlato di un "reale coinvolgimento e contatti tra Sacal e la compagnia irlandese per l’aeroporto di Crotone”.
“Spesso durante la conversazione telefonica - prosegue - ci siamo sentiti ripetere che Enac non ha alcun interesse a mantenere chiuso alcun aeroporto che gli aeroporti devono funzionare per il bene di tutti. A margine della telefonata il direttore Quaranta si è impegnato a contattare nuovamente Sacal, nella persona del presidente De Felice, per capire la situazione attuale dello scalo, l’interesse reale delle varie compagnie e sollecitare la ripresa delle attività volativa”.
“Noi rimarremo vigili sull’aeroporto Pitagora e continueremo a portare la voce dei cittadini in tutte quelle sedi istituzionali – conclude il Comitato - per la difesa di un diritto alla mobilità di fatto negato”.