Lavoratori Lpu-Lsu, verso la stabilizzazione
La strada da percorrere sarebbe una sola: la stabilizzazione. O almeno è la proposta messa in campo dalla Regione per i lavoratori Lsu-Lpu.
Su delega del presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, il dirigente generale del Dipartimento Lavoro Fortunato Varone presso la Cittadella regionale, assistito dal Dirigente del Settore Roberto Cosentino e dal Rup Pasquale Capicotto si è discusso sul processo di stabilizzazione degli Lsu/Lpu e delle altre forme di precariato storicizzato.
Presenti per le organizzazioni sindacali regionali autonome, Benedetto Di Iacovo per Diccap-Confial, Aurelio Monte e Antonio Jiritano per l'Usb e Gianluca Persico per la Cisal.
Dal confronto è emersa la comune volontà di sostenere il percorso di stabilizzazione. Ecco perché si è deciso di andare in direzione di una legge che la Regione Calabria ha già approntato, e che è al vaglio del Dipartimento della Funzione Pubblica.
Questa legge prevede processi di stabilizzazione diretta presso gli enti utilizzatori, nonché un processo di fuoriuscita volontaria per i lavoratori ultrasessantenni che rinunciano a proseguire nelle attività socialmente utili e di pubblica utilità che decidono di fuoriuscire dal bacino storico regionale ai quali verrà concesso un contributo ponderato rispetto all’età anagrafica.
Altro aspetto importante è dato dalla possibilità di procedere alla mobilità territoriale, per garantire la copertura assunzionale a tutti gli enti locali della Regione Calabria. La stabilizzazione, per come autorizzato dalla Coel, potrà essere fatta anche dai Comuni in dissesto, predissesto o in riequilibrio finanziario.
Per favorire il processo di stabilizzazione, sarà attivata una specifica task-force che vedrà il coinvolgimento dell'Anci, dei sindacati e degli uffici della Regione al fine di accompagnare i sindaci verso un governo e corretto processo di stabilizzazione, tale da realizzare l'effettiva stabilizzazione di tutti gli ex lavoratori Lsu/Lpu.
Altro argomento affrontato è stato quello dei percettori di ammortizzatori sociali in deroga, circa 5.000 persone che hanno già visto scadere il vecchio progetto di utilizzo presso gli Enti, per i quali la Regione Calabria sta predisponendo un nuovo bando che impegnerà circa 30 milioni di euro e questa volta avrà la durata di un anno, anziché sei mesi.
Al nuovo bando potranno partecipare anche quei percettori che hanno già visto scadere il precedente rapporto con gli Enti, nonché i percettori che hanno visto scadere i benefici del sostegno al reddito nell’anno 2015.