Algieri (Idm): “valorizzare i borghi calabresi, Regione ultima nel rapporto Orti”
“Il Rapporto Orti 2017 Economia delle Regioni Italiane colloca la Regione Calabria in coda alla lista. In questo bilancio si considerano alcunee variabili come arrivi turistici, presenze turistiche, numero di imprese a partecipazione estere attive in regione, fatturato delle imprese a partecipazione estera attive, volume di esportazione. Il primato della Calabria: essere, come al solito, all’ultimo posto”!
Lo dichiara Graziella Algieri, membro di Idm. “Sostenere i borghi italiani, di cui questa magnifica terra gode nella sua bellezza e nella sua antica storia è la promozione dedicata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Il Ministero in collaborazione con Airbnb, ha inteso valorizzare i borghi diffusi nel nostro Paese attraverso vari progetti, promuovendo gli stessi anche su apposito sito dedicato” – spiega la referente calabrese per le Autonomie locali.
“Il Trentino, che è al secondo posto nella citata classifica – Rapporto Orti 2017 - elaborata su dati Istat e Ice, ha pensato bene di impegnarsi con Airbnb in progetti diretti allo sviluppo della regione dando supporto e assistenza alle baite alpine, agli agriturismi, con apposite e specifiche proposte – prosegue la nota. Il futuro, lo sviluppo turistico in Calabria, non può non tenere in considerazione l’importanza dei borghi e delle comunità. Non può dirigersi verso una megalomane visione di grandi città, distruggendo le caratteristiche di un Paese che ha sempre primeggiato per la particolarità dei borghi e delle comunità”.
“Made in Italy, borghi, comunità vanno rivalutate e intorno ai quali creare turismo con la tutela di arti e saperi tipici, con la ottimizzazione e la divulgazione della cucina e dei prodotti calabresi. Obiettivo comune, condivisione dei valori e coesione sociale, idee nobili che rischiano l’estinzione a vantaggio di utopistiche nozioni di potere e ricchezza che mai giungeranno al loro fine perché astratte, prive di valori e di coesione - garantite solo dalla comunità - e destinate a non creare sviluppo e futuro” – annuncia Algieri.
“La Calabria deve, con urgenza, dirigersi verso forme innovative di attività economiche basate sul recupero di ciò che già possiede e non sperperare in altre risorse che non hanno prodotto altro in passato che cattedrali nel deserto e altre saranno innalzate nel prossimo futuro. Riutilizzare migliorando i beni esistenti, seguendo un’ottica diversa e ponendo al centro il valore del patrimonio posseduto – conclude - trovando in esso una nuova risorsa di sviluppo e di crescita economica, culturale e sociale”.