Vibo, Denardo (Cgil): “politica eviti di speculare sulla situazione degli Lsu”
“La politica farebbe bene ad evitare ogni speculazione sulla pelle dei lavoratori girando a piacimento argomenti di annose e cruente vertenze sociali. Come Cgil, riteniamo che il lavoro debba essere il tema centrale dei bisogni delle persone e vada affrontato nei modi e nel rispetto dovuto. Di fronte ai drammi che stiamo vivendo sul nostro territorio non ci sono certamente casualità, considerato che i problemi non sono piovuti dal cielo, senza che nessuno ne avesse colpa”.
Esordisce così Luigino Denarso, segretario generale della Cgil di Vibo sulla possibile strumentalizzazione di una piaga sociale come quella dei lavoratori Lsu-Lpu.
“E, siccome di colpe si tratta, il tempo, nel depositare ogni verità, ne attribuisce a tutti le dovute responsabilità. Le questioni vertenziali di Lsu-Lpu, Provincia e nuovo Ospedale, tanto dibattuti in questi giorni, sono tra i problemi che la politica stessa ha causato, ed oggi, anziché farne invettiva elettorale, farebbe bene a proporne le dovute soluzioni” – tuona la federazione sindacale vibonese.
“Visto che basterebbe davvero poco a poterne dare compimento, avendo consumato coraggiose e perseveranti battaglie sindacali per arrivare ad una possibile conclusione. La politica quella di cui avremmo bisogno, soprattutto in questa campagna elettorale, dovrebbe elevare i toni e la fiducia degli elettori, presentando programmi ed impegni seri verso il territorio. Parlando di idee per lo sviluppo, di una sua agenda per le attività produttive ed infrastrutturali: dall'agricoltura al turismo, dalle potenzialità industriali a quelle artigianali. Magari, riscoprendo i saperi e le competenze necessarie per affrontare la difficile condizione economica e sociale in cui ci troviamo” - prosegue la nota.
“Il legittimo scontro di una campagna elettorale è un pregevole esercizio per la democrazia, quando questo misura la dialettica sui temi dell'analisi e delle proposte, conclude la Cgil - non mancando di avere una obiettiva visione del territorio ed il rispetto di quanti soffrono le infernali piaghe del disagio lavorativo e del bisogno economico”.