Reggio, aumento ore lavorative: siglato accordo con i Centri per l’impiego
Con la sottoscrizione dell’accordo del 6 febbraio, tra Regione e amministrazione, finalmente i dipendenti dei Centri per l’impiego della Città Metropolitana di Reggio Calabria hanno ottenuto un aumento da 30 a 36 ore settimanali.
Un risultato importante ottenuto grazie all’impegno del Vicesindaco Riccardo Mauro, del Delegato al Lavoro Caterina Belcastro, che dice “attraverso un tavolo tecnico permanente, abbiamo dato vita ad una sinergia istituzionale produttiva e siamo certi che la Regione, sensibile alle istanze del territorio, verrà incontro alle nostre richieste” degni di nota anche il Sindaco Giuseppe Falcomatà, e la dirigente del settore Maria Grazia Blefari che hanno manifestato il loro impegno nel conseguimento dell’obiettivo.
Frequenti i confronti con i rappresentanti di categoria dai quali sono scaturite le esigenze di un comparto che va potenziato ed efficientato per offrire agli utenti un servizio più puntuale, ma anche per andare incontro alle richieste dei dipendenti dei Centri che necessitano di ore di lavoro aggiuntive.
“Ecco che la promessa dell’amministrazione si traduce in fatto concreto – sono state le parole del Vicesindaco Mauro, alla luce dell’aumento fino a 30 ore che si consoliderà domani - abbiamo rispettato l’impegno assunto relativamente all’aumento delle ore attraverso un accordo tra l'Ente metropolitano e le sigle Fpcgil e Cisl Fp. Ma non ci fermiamo qui, procederemo in settimana ad inoltrare la richiesta alla Regione Calabria per ottenere le ulteriori 6 ore e arrivare a 36”.
“Vanno ringraziati i lavoratori per l’intensa mole di lavoro che hanno sostenuto negli ultimi mesi – ha affermato il Sindaco Giuseppe Falcomatà – procedendo all’aumento delle ore porteremo ad un livello superiore l’offerta del servizio al pubblico. Inoltre, anche per i mesi a venire, abbiamo assunto l’obbligo di effettuare un’anticipazione di cassa per assicurare il regolare pagamento delle retribuzioni fino al subentro della Regione Calabria”.