Anassilaos celebra il 450 anniversario della nascita di Tommaso Campanella
“Storia e utopia nella Città del Sole di Tommaso Campanella” è il titolo dell’evento promosso dall’associazione Anassilaos per ricordare il 450° Anniversario della nascita di Tommaso Campanella. La manifestazione si terrà venerdì 16 febbraio alle 17.30 nella sala di Sala di San Giorgio al Corso.
L’associazione Anassilaos avvia il ciclo di incontri celebrativi del grande filosofo di Stilo, al quale dedicherà nel corso dell’anno tutta una serie di iniziative volte ad approfondire l’opera filosofica e poetica e a celebrarne la nascita. La città del sole fu scritta in italiano nel 1602. Ad essa ne seguirono altre in latino dal titolo Civitas Solis idea republicae philosophica. Si tratta di un dialogo tra un cavaliere di Malta (Ospitalario) e un ammiraglio genovese, il quale descrive al suo interlocutore una città, chiamata Città del sole, che si trova sull’isola di Taprobana (Ceylon).
Sole o Metafisico è il capo religioso e civile della città, circondata da mura inespugnabili, che esercita un potere assoluto, sia pure assistito da tre principi: Pon (Potenza), Sin (Sapienza) e Mor (Amore). Tale società, nella quale tutto è puntigliosamente organizzato e regolato, si fonda sulla comunione dei beni e delle donne che vengono così incluse tra “i beni”. In tale società non esistono servi e padroni e tutto è in comune dalle mense ai dormitori, dai posti di ricreazione ai vestiti. La procreazione risponde a finalità eugenetiche e vi sono funzionari incaricati di combinare gli accoppiamenti al fine di migliorare la razza sotto l’aspetto fisico. La giustizia nell’isola evita i lunghi processi, non vi sono carceri e si ricorre alla legge del taglione.
Nella società ideale di Campanella non esiste la libertà individuale; gli individui sono sottoposti a rigidi controlli e alcuni punti, come l’eugenetica e la comunione dei beni in una “democrazia” che si presenta nella forma di una teocrazia di tipo comunistico, rinviano purtroppo a molte delle ideologie del secolo scorso che hanno provocato milioni di morti. Campanella comunque è un filosofo e non ha mai avuto l’opportunità di mettere in pratica tale sua utopia politica anche se, forse, ci ha provato, organizzando nel 1599 quella congiura che mirava a liberare la sua terra dal dominio spagnolo per instaurare un regime comunista di stampo teocratico-repubblicano con la soppressione della proprietà privata e l'abolizione delle gerarchie sociali.