Distretto Turistico dell’Altopiano della Sila. Riunita l’assemblea del partenariato

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Si sono incontrati a Lorica, nella sede legale dell’Ente Parco Nazionale della Sila, tutti i soggetti del neo-costituito partenariato denominato “Distretto Turistico dell’Altopiano della Sila”.

Il Gal Sila Sviluppo, responsabile del coordinamento e del raccordo del partenariato fra le Aziende che hanno costituito il modello di rete, in attesa di definire gli strumenti di cooperazione, ha convocato gli attori del territorio per confrontarsi sulle analisi, le prospettive ed i nuovi modelli di governance territoriale.

Il Presidente del Gal Antonio Candalise ha descritto “il Distretto Turistico” come uno strumento che non coinvolge solo il Parco della Sila ma un’area ben più ampia “che dovrà darsi una governance, dotarsi di una struttura tecnica di intervento che possa dialogare anzitutto con la Regione Calabria”.

Il Commissario Straordinario dell’Ente Parco Sonia Ferrari, dicendosi soddisfatta della rappresentativa partecipazione all’incontro, per lo più imprenditori del territorio, imprese di accoglienza turistica, esponenti di Associazioni ed Enti Locali, ha spiegato che “l’Ente Parco Nazionale della Sila ha coinvolto il Ministero per comprendere meglio come regolamentare il Distretto quale nuovo strumento di cooperazione e occasione per creare finalmente una vera filiera nell’Altopiano della Sila”.

Il Direttore del Gal Sila Sviluppo, Francesco De Vuono, ha invece esposto più tecnicamente gli adempimenti che il progetto ha potuto esigere nella sua fase costituente ed esigerà nella sua fase attuativa in attesa delle direttive del nuovo Governo sulla gestione dei Distretti, esprimendo fiducia verso un territorio “che ha dimostrato grande maturità nell’accogliere fattivamente una proposta di grande valore come questa”.

Il Direttore f.f. dell’Ente Parco Nazionale della Sila, Giuseppe Luzzi, ha infine concluso l’incontro sottolineando “l’importanza, dopo la creazione dell’Area Mab-Sila, della nascita di un Distretto Turistico … che unisca pubblico e privato e coinvolga l’area tutta per la valorizzazione delle risorse e la creazione di nuove sinergie di sviluppo”.