Young bisness talent: 76 studenti catanzaresi in semifinale
Procede con successo la sua quinta edizione, il programma internazionale Young Business Talents, un simulatore di gestione aziendale una sorta di gioco di gruppo sempre più valorizzato nelle scuole italiane e sostenuto dai docenti perché esalta il learning by doing.
“I benefici sono tanti” - dichiara il professor Roberto Cardinale, docente di Economia aziendale nel triennio di Sistemi informativi aziendali dell’Istituto Ruggero II di Ariano Irpino (AV).
“Si sviluppa la passione per la disciplina, si collega teoria a pratica e, soprattutto, si accende il fuoco interiore dei giovani, che vengono messi in sana competizione fra loro”.
“È un modo diverso e innovativo di proporre contenuti” - afferma la professoressa Laura Arrigoni, docente di Economia aziendale presso l’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco.
“Per me questo business game è la base della didattica, perché consente ai ragazzi di appropriarsi dei contenuti della disciplina attraverso la pratica e dando risposte ai problemi che via via emergono durante il gioco. Esattamente come accade nella vita, non solo lavorativa. I miei studenti apprendono, grazie a Young Business Talents, che le cose, se vuoi riuscire, devi farle davvero, credendoci e curando ogni dettaglio. In questo game devi prendere 113 decisioni, e se ne sbagli una sei fuori. Per cui devi mantenere altissima la concentrazione e la soglia d’attenzione, e alto deve continuare a essere anche l’entusiasmo (il progetto dura cinque mesi), sia pure nell’ambito di scadenze fisse improrogabili”.
Il simulatore d’impresa web-based utilizzato nel programma Young Business Talents ha caratteristiche uniche nel suo genere: non giudica in assoluto le decisioni, ma le classifica come “migliori” o “peggiori” rispetto a quelle dei rivali. Chi lo utilizza compete non contro una macchina ma contro le altre imprese che interferiscono nei risultati dei partecipanti, come avviene nella realtà. I dati descritti nello scenario non sono inventati, il simulatore riproduce il processo decisionale con estrema fedeltà, arrivando a contemplare ben 113 decisioni, come già detto.
Uno strumento veramente innovativo offerto agli studenti capace di colmare il gap tra l’approccio didattico tradizionale – spesso obsoleto – e le aspettative della nuova generazione di studenti; ai ragazzi invece dà la concreta chance di sperimentarsi sul campo, affrontando – con tutti i vantaggi dell’ambiente ludico – situazioni e sfide che un domani saranno chiamati a vincere nella vita.
Secondo studi internazionali, i tirocinanti sviluppano così la loro creatività, la capacità di collaborare, di comunicare e di sentirsi parte di una squadra. Acquisiscono una comprensione più profonda e completa dei vari fenomeni e caratteristiche che si verificano nella simulazione, mentre allo stesso tempo imparano ad affrontare un problema, combinando le soluzioni individuali con quelle del gruppo per raggiungere insieme la soluzione del problema. Allo stesso tempo, i partecipanti sentono la gioia e la soddisfazione di creare attraverso l'interazione, dal momento che diventano creatori piuttosto che destinatari passivi di informazioni.
Il progetto è internazionale, si svolge anche in Spagna, Messico, Portogallo e Grecia, ed è organizzato da un noto marchio del settore della cosmesi nell’ambito della sua Corporate Social Responsibility, per aiutare i giovani e le loro famiglie a costruire un futuro migliore. Si concluderà ad aprile, la finale italiana si svolgerà a Milano in un evento full-day e vedrà la partecipazione di 76 di studenti catanzaresi in semifinale.