Reggio. Si è svolto il convegno Uilpa sul tema donne lavoro e famiglia
“Un connubio che non sempre concilia e lega, ma oggi, grazie alle lotte passate, a quelle odierne ed alle giuste rivendicazioni da più parti attivate, l'uguaglianza tra uomini e donne è uno degli obiettivi che la nostra società si prefigge di raggiungere con difficoltà.”
Così inizia la sua riflessione Patrizia Foti, Segretario Generale Territoriale della Uilpa di Reggio Calabria, alla conferenza tenutasi ieri presso palazzo Alvaro ed organizzata dalla città metropolitana di Reggio Calabria e fortemente voluta dalla Caterina Belcastro, consigliere delegato al lavoro, politiche sociali e pari opportunità.
Il leitemotive dei lavori, in occasione della ricorrenza della festa delle donne, ha focalizzato l’attenzione
proprio sulle pari opportunità e sulle lotte intraprese nel corso dei secoli per il raggiungimento dei diritti di uguaglianza e cittadinanza, per i quali, anche la legislazione, la giurisprudenza e le modifiche dei trattati, hanno contribuito a rafforzare questo principio e la sua applicazione all'interno dell'Unione Europea.
“Proprio il Parlamento Europeo – prosegue Foti - è sempre stato un coraggioso difensore del principio della parità tra uomini e donne e ha svolto un ruolo fondamentale nel sostenere le politiche per le pari opportunità, attraverso una commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza
di genere (Femm)”.
“La Uil, da tempo, lotta assieme alle forze politiche per il giusto aumento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro e per la pari indipendenza economica – prosegue la nota - per la riduzione del divario di genere in materia di retribuzioni, salari e pensioni e, di conseguenza, contro la povertà tra le donne e la promozione della parità di genere e dei diritti delle donne in tutto il mondo. L’idea e l’obiettivo di creare quel giusto equilibrio tra lavoro e vita privata, non deve interessare solo le donne, ma deve investire soprattutto le aziende, per l’attuazione di migliori condizioni di lavoro non solo perciò che riguarda l’equità salariale, ma anche al fine di
realizzare, all’interno di esse, un maggiore benessere organizzativo”.
“Una delle conquiste di questi ultimi tempi – è stato detto ancora durante i lavori - si registra con la sottoscrizione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro siglato lo scorso 13 febbraio, grazie al quale, per la prima volta, le dipendenti pubbliche vittime di violenza di genere ed inserite nei percorsi di protezione, hanno diritto ad astenersi dal lavoro per un periodo massimo di congedo di tre mesi (90 giorni), da fruire nell’arco temporale di tre anni, di ottenere la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a parziale e di presentare domanda di trasferimento ad altra amministrazione pubblica, anche in località diversa da quella di residenza”.
“Proprio per non ignorare tali fenomeni di violenza, diventati oramai una vera emergenza sociale, ritengo – continua Foti - che si debba fare maggiore rete di comunicazione tra la famiglia, la magistratura, le forze dell’ordine ed i centri anti violenza, affinché si realizzi un sistema che, preventivamente, sia in grado di tutelare e proteggere la vita delle donne. Questo è un fenomeno che riguarda proprio tutti, dalle istituzioni alla scuola, dalle coscienze personali, all’intera società ed in particolare alla famiglia perché, proprio all’interno di essa, bisogna svolgere il difficile ma importante compito di trasmettere ai propri figli quei valori di coscienza e rispetto del prossimo e della donna
in particolare”.
A chiusura della riflessione, Patrizia Foti ha voluto sottolineare come “grazie ai Centri di Ascolto istituiti dalla Uil e diffusi sul tutto il territorio nazionale, è possibile prevenire ed ascoltare il grido di dolore di molte donne, spesso sole, mentre subiscono violenze e soprusi di ogni genere. Proprio in questi luoghi ci si adopera per la concreta realizzazione di un nuovo piano d'azione sulla parità di genere, dando risalto alla necessità di realizzare pienamente il godimento, totale e paritario, di tutti i diritti umani e le libertà fondamentali da parte delle donne, assieme al conseguimento della loro emancipazione e della parità di genere, respingendo ogni forma di violenza fisica e morale”.