Siderno. Meeting formativo su adolescenti violenti e uomini “maltrattanti”
Si è svolto lo scorso 25 novembre, il Meeting formativo organizzato dall’Associazione DoMino dal titolo “Da adolescenti violenti a uomini maltrattanti: prevenzione e tutela della donna vittima di violenza”.
In apertura i saluti istituzionali di Nicola Alvino, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Locri e di Loredana Pelle, Vice Presidente dell’Associazione DoMino la quale dopo un breve richiamo alla radice storica della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, ha fornito una puntuale presentazione dell’Associazione, delle attività che intende svolgere offrendo alla donna un aiuto concreto, accompagnandola in un percorso che le permetta di trovare una via d’uscita al tunnel della violenza.
“DoMino”, infatti, è sì l’acronimo con cui l’associazione presieduta da Jessica Tassone intende farsi portavoce sul territorio della lotta contro la violenza su donne e minori, ma “DoMino” vuol dire anche “Io Domino”, io posso riuscire a rompere il muro del silenzio e denunciare gli abusi e i maltrattamenti fisici e psicologici subiti.
L’Associazione omonima, infatti, è un progetto di sensibilizzazione e contrasto ad ogni forma di disagio sia in ambito familiare che sociale volto a offrire una prospettiva nuova che permetta a donne e minori di conoscere strumenti per poter trasformare le difficoltà in nuove opportunità. Per questi motivi l’associazione DoMino ha organizzato la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle donne, per approfondire conoscenza e prevenzione di questo fenomeno.
Ampio spazio è stato dato ai relatori, introdotti dalla moderatrice, Alessandra Rullo, al cospetto di un numeroso pubblico, malgrado le averse condizioni metereologiche.
Ha aperto la serie degli interventi Maria Gabriella Brundì, Psicologa, la quale ha fornito un’attenta analisi degli aspetti psicologici e delle dinamiche relazionali legate al fenomeno della violenza sulle donne.
È infatti inaccettabile che in uno Stato che si dichiara democratico, basato sulla uguaglianza formale e sostanziale dei cittadini, si possa continuare ad assistere passivamente a quella che è divenuta una vera e propria strage silenziosa, che si consuma spesso tra le mura domestiche.
Di seguito ha preso la parola a Maria Caristo, assistente sociale. "Il primo passo per arginare questa piaga sociale, consiste nell’avviare un lavoro sinergico che coinvolga più figure professionali, partendo da quelle più vicine al cittadino, come l’insegnante nelle scuole o lo stesso medico di famiglia". Questo quanto emerso dall’intervento di Caristo, ovverosia la necessità di fare Rete, non solo Rete Istituzionale (servizi sociali, forze dell’ordine ecc) ma soprattutto rete di fatto, occorre infatti, che le donne abusate e maltrattate, siano aiutate dal basso, dalla famiglia, dagli amici, dai parenti, dalla Chiesa.
La relatrice si è soffermata sull’importanza dell’investire in supporto e protezione, nella prevenzione e nella formazione culturale delle differenze di genere soffermandosi sul ruolo dell’operatore sociale nell’accoglienza della vittima.
A Anna Gatto, Avvocato del Foro di Locri, Presidente neo eletto della Camera Minorile, la quale si è soffermata sui mezzi di tutela ante separazione, offerti dal nostro ordinamento. Ha fornito, infatti, una puntuale descrizione degli Ordini di Protezione contro gli abusi familiari, analizzando presupposti e requisiti per la richiesta. E’ poi giunta in conclusione Antonella Scabellone, in rappresentanza dello Sportello Legale Antiviolenza del Comune di Siderno.