Gran debutto al Rendano della pièce “Davanti alle mura di Gerusalemme”
La prima pièce della “Trilogia Gioachimita” firmata dalla regista Adraian Toman debutterà sul palco del Teatro A. Rendano venerdì prossimo alle 20:30.
“Davanti alle mura di Gerusalemme” è una produzione dell’associazione culturale “Arciere” e distribuita dalla Fondazione Lilli. Protagonisti: Marco Silani, Mariana Lancellotti e Antonio Conti.
Ambientata nel XVI sec., proprio fuori dalle mura della Città Santa. Dopo aver lasciato la vita agiata Gioacchino Da Fiore, a 35 anni, si reca nei luoghi della predicazione di Cristo. L’azione si rifà ad un episodio realmente accaduto in cui una donna gli salva la vita nel corso di una aggressione e da lì ha inizio un confronto dialettico tra tre rappresentanti delle religioni monoteiste del Mediterraneo.
I tre si incontrano per caso fuori dalle mura di Gerusalemme e si confrontano sul contrasto tra ragione e fede, sull’estromissione della donna dal rapporto col divino, che ha sancito l’esclusione quasi assoluta del contributo intellettuale femminile alla filosofia, alla politica, all’arte, alla storia. Il conflitto religioso continua ad essere alimentato e strumentalizzato, la posizione della donna è ancora fortemente tenuta in uno stato di subalternità, i pregiudizi e le tradizioni si rappresentano come verità assolute senza avere nessuna ragionevole corrispondenza nella realtà.
La sceneggiatura con proiezioni video che mutano in relazione agli stati d’animo dei protagonisti, è progettata da Antonio Giraldi; animazioni a cura di Rosamaria Cannarella.
Il personaggio di Gioacchino da Fiore è affidato a Marco Silani che ne ha già vestito i panni in “La Confessione” andato in scena nel 2014, seconda opera che appartiene alla “Trilogia Gioachimita”. Con lui, Mariana Lancellotti nel ruolo della giovane ebrea Amariah. Una donna che esprime un bisogno di rottura con i paradigmi assegnati dalle consuetudini.
Mariana Lancellotti si è diplomata a Roma presso il Conservatorio Teatrale diretto da Gianni Diotajuti. Ha collaborato con diverse produzioni teatrali e cinematografiche tra cui il film “Viva l’Italia” di Massimiliano Bruno e nel 2013 enel 2014 ha lavorato per Unomattina su Raiuno.
Ad aprire lo spettacolo, Antonio Conti nel ruolo di un illustre musulmano la cui identità resta avvolta nel mistero sino alla fine. Antonio Conti dirige la Compagnia “Bruzia Ballet” di Cosenza, si è formato con M.R. Caporossi, col M. Torgeir Wethal dell’Odin Teatret ed ha al proprio attivo numerosi spettacoli come attore e regista.