Coni: la Pasqua dello Sportivo riempie la Cattedrale di Reggio
Meravigliosamente unica la Basilica Cattedrale di Reggio Calabria, colma di sportivi, in occasione della “Pasqua dello Sportivo”, celebrazione eucaristica del 22 Marzo scorso organizzata dal C.R. CONI Calabria, presieduta da S.E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini e logisticamente orchestrata da Don Nuccio Cannizzaro, Direttore Ufficio Sport e Tempo Libero della Curia Reggio Calabria – Bova.
Partecipazione ammirevole degli sportivi all’evento che, in divisa, hanno moralmente e fisicamente occupato i banchi della Cattedrale, quasi dipingendola tra le mille sfumature dei colori sociali di rappresentanza delle singole discipline.
Sin dalle prime parole di Mons. Morosini è chiaro l’obiettivo di esaminare interiormente quel raffronto tra la vita e lo sport, inteso come una sorta di parabola della vita, quella vita da vivere con la stessa gioia e perseveranza che si riversa nello sport.
Una competizione nel e per il bene in cui, all’interno di uno stadio, si corre velocemente per ottenere un premio, quello premio per cui tutti dovremmo competere nella vita attraverso la fede, grande aiuto per costruire la vita, proprio come lo sport che se non fosse orientato ad essa non servirebbe.
Un rapporto con il prossimo che andrebbe tutelato, secondo le parole del Presidente del C.R. CONI Calabria Maurizio Condipodero, attraverso quegli aspetti valoriali dei quali ognuno dovrebbe farne tesoro.
Un ringraziamento esteso agli sportivi, alle autorità civili e militari per quello che viene definito da Don Nuccio Cannizzaro, il primo evento dell’Ufficio Sport e Tempo Libero, sicuramente da stimolo per il futuro.
Il rispetto delle regole e del prossimo passano da questi eventi e la Chiesa può farci riprendere il giusto cammino, indirizzando i giovani ad una crescita sana, spirituale e fisica, abbandonando le frivolezze del presente.
La vittoria più grande sarebbe la rinascita dell’Oratorio, un tempo fucina di talenti dal calcio al basket, alle altre discipline senza mai programmare o meglio organizzare le attività sportive con l’intento di sfornare campioni; l’intento della parrocchia e della chiesa è stato, sin da sempre, la crescita delle giovani generazioni attraverso l’attività sportiva, come persone mature, educate dalle regole rigide dello sport che, provvidenzialmente, permettono di evitare le sbavature della vita.
Sport e Religione hanno quindi lo stesso intento; entrambi volti a costruire la personalità di ognuno di noi, tutelando costantemente la nostra dignità di uomini.
Il C.R. CONI Calabria attivo in questa direzione trova nella Chiesa l’unione perfetta per alimentare costantemente la cultura del nostro contesto, non solo sportiva ma soprattutto etica e morale.