‘Ndrangheta, Garcea non risponde al Gip
L'ex superlatitante Onofrio Garcea, 60 anni, arrestato a Genova martedi' sera mentre si trovava all'interno di una macelleria per fare acquisti, stamani nel carcere di Marassi ha sostenuto l'interrogatorio di garanzia avvalendosi della facolta' di non rispondere. Garcea, che aveva fatto perdere le sue tracce nel luglio scorso, era stato colpito da un'ordinanza di custodia cautelare per associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata all'usura e gli erano stati contestati cinque episodi di strozzo nei confronti di commercianti che avrebbe messo in atto assieme al siciliano cinquantenne Giuseppe Abbisso, che invece a luglio non sfuggi' all'arresto. L'ordinanza di custodia cautelare era stata firmata dal gip Franca Borzone che stamani, insieme con il pm Alberto Lari e al difensore di Garcea, Paolo Bonanni, ha condotto l'interrogatorio. Garcea, indagato anche per associazione per delinquere di stampo mafioso nell'ambito di un'altra inchiesta della procura di Genova sull'infiltrazione della 'ndrangheta nel capoluogo ligure e in Basso Piemonte, ha dichiarato che a gennaio, quando sara' a conoscenza nel dettaglio di cosa gli viene contestato, parlera' col pm Alberto Lari. Quando Garcea e' stato fermato nella macelleria di Genova Pegli, aveva i capelli tagliati corti e tinti di castano e, utilizzando dell'acido, aveva cancellato le impronte digitali.