Torino Underground Cinefest: la prima è un successo per SystemOut e ArtInMovimento
La prima giornata della quinta edizione del Torino Underground Cinefest di ieri, 25 marzo, al Cinema Classico ha registrato un vero e proprio sold out.
In 500 hanno assistiti ai primi undici film selezionati dalle associazioni SystemOut e ArtInMovimento, rappresentate rispettivamente da Matteo Valier e dal locrese Annunziato Gentiluomo, e dal direttore artistico Mauro Russo Rouge.
La giornata è trascorsa fluidamente. Molto interessanti i Q&A previsti, quello con la produttrice Maria Kalvo del lungometraggio norvegese “Hurry slowly” di Anders Emblem condotto da Fabrizio Odetto, e quello con la regista Rosy Battaglia e il filmmaker Marco Balestra curato dallo stesso Gentiluomo. Soprattutto quest’ultimo ha soddisfatto gli spettatori in sala per il tema dell’amianto molto sentito e vicino a tutti.
Oggi saranno proiettati dodici film fra cui il greco “Invisible” di Dimitri Athanitis e il danese “Needle boy” di Alexander Bak Sagmo, e i cortometraggi “Freezer” di Dimitris Nakos, “Fatherland” di Amikam Kovner e “King Grandpa” di Martin Grau.
“Siamo soddisfatti del numero di ingressi che in qualche modo ci aspettavamo per la significativa risposta nei giorni addietro raccolta nei social. Credo che stiamo riuscendo a intercettare il bisogno di un pubblico che cerca nuovi linguaggi e nuove espressioni che il cinema è in grado di offrire, ed è affamato di verità” ha affermato entusiasta il direttore artistico Mauro Russo Rouge.
“Tanta gioia e tanta soddisfazione per questa prima giornata, soprattutto per l'impatto che la nostra programmazione ha avuto sugli accorsi. Erano tutti contenti e si complimentavano con noi per le ottime scelte” ha commentato invece Annunziato Gentiluomo, Presidente di ArtInMovimento e Vice Presidente di SystemOut.