Tutto pronto per il Filmmaker Day di Torino
È un binomio vincente quello composto dal locrese Annunziato Gentiluomo e dal torinese Matteo Valier, rispettivamente presidenti delle associazioni SystemOut e ArtInMovimento, e che tracceranno insieme la prima tappa del VI Torino Underground Cinefest.
Si parte con la terza edizione del Filmmaker Day, che inizierà martedì prossimo al Cinema Greenwich di Torino con inizio dalle 17.00 in poi, ad aprire la rassegna è il corto americano “Abound Box” di Sheri Wills, a cui seguiranno ben dodici corti.
Questo l’ordine cronologico delle proiezioni: l’inglese “Enough” di Anna Mantzaris, il francese “Unquiet days” di Latifa Said, l’israeliano “Simona & Eden” di Tamar Goren, e si prosegue con l’italiano “X” di Giorgio De Dominicis alle 18.05 è la volta dell’iraniano “Genesis” di Abtin Mozafari e i francesi “Adn St Anglais” (“Dna Of Wild Beasts”) poi andranno in scena Delphine Montaigne, “Old Sant Prigent” di Georges Hauchard-Heutte e “Uncle Ivon” di Wei Kang Chou.
Alle 19.40 sarà proiettato l’italiano “L’orlo” (“The Hem”) di Francesca Sambataro, dopo il quale subentrerà il cipriota “The Way Things Go” di Sofia Anastasiou, ancora lo spagnolo “Domesticado” di Juan Francisco Viruega e l’italiano “Esseri di Stelle” (“Star People”) di Adriano Giotti.
Alle 21.00 sarà proiettato il serbo “Wall of Death” di Mladen Kovacevic, a cui seguiranno il corto americano “Chateau Sauvignon” di David E. Munz-Maire e quello sloveno “The Invisible Hand of Adam Smith” di Slobodan Maksimovi.
Per le 22.40 è prevista la proiezione del lungometraggio italiano “Cerchio” (“It’s a Flawed Circle”) di M.I. Termina la maratona cinematografica “The Way Home” dell’italiano Federico Olivetti.
L’ingresso al pubblico è gratuito ed è possibile prenotare il proprio posto in sala su Eventbrite
“Il programma è frutto di un’attenta disamina degli oltre ottocento film pervenuti. Si annovera la significativa presenza italiana, seconda solo a quella francese, anche se diversi sono gli stati presenti. Un modo quindi per avvicinare a Torino interessanti produzioni che altrimenti sarebbero difficilmente fruibili” - dichiara Annunziato Gentiluomo, Presidente dell’Associazione ArtInMovimento.
“Diamo energia a questo progetto innovativo, frizzante e coinvolgente perché vogliamo offrire uno spazio e visibilità a chi non sarebbe considerato dalla grande distribuzione e nutrire il nostro pubblico da tali piccole o grandi produzioni di grande qualità e di riconosciuta originalità”- precisa Matteo Valier, il Presidente dell’Associazione SystemOut.