Immigrati: sette arresti a Corigliano, rimossa una tendopoli
I carabinieri di Corigliano Calabro, nel Cosentino, hanno fermato e identificato ventitrè extracomunitari. Sette sono stati arrestati per violazione dell'ordine di espulsione dal territorio italiano. Si tratta di Mahir Karslhwi, tunisino, 26 anni; Hassen Marzogu, tunisino, 22 anni; Abderraihm Daoudi, marocchino, 34 anni; Yaia Adola, marocchino, 33; El Am Abderrahmane, marocchino, 38; Rachid Labiad, marocchino, 31; Hassan Badri, marocchino, 32.
Erano tutti impegnati come braccianti agricoli e domiciliati a Corigliano, anche se espulsi in momenti diversi dai questori di Caserta, Gorizia, Latina, Cosenza, Crotone e Catanzaro. I sette sono stati rinchiusi nel carcere di Rossano.
Sono invece stati denunciati a piede libero per ingresso e soggiorno illegale nel territorio italiano cinque marocchini anche loro braccianti e domiciliati nella cittadina dello Jonio cosentino. Si tratta di H. N., 35 anni; O. A., 35; M. S., 26; E. H. B., 45; B. Y., 24. Sono stati fermati ma rimessi in libertà dopo accurati controlli altri undici immigrati africani (9 marocchini, 1 tunisino e 1 cittadino della Costa d'avorio), impegnati in agricoltura, non clandestini ma comunque senza fissa dimora ne' un posto di lavoro. Nei loro confronti sono state avviate le procedure di espulsione. Durante i controlli, infine, i carabinieri hanno rimosso quindici tende canadesi sistemate abusivamente nell'area del porto di Corigliano, altre dieci piazzate in un agrumeto in località Boscarello, tre baracche realizzate all'interno di depositi per strutture balneare nella frazione marina Schiavonea